E' stata la prestigiosa rivista "Nature" ha dare l'annuncio della grande impresa scientifica condotta dall'Italia sul primo trapianto al mondo realizzato con cellule staminali epidermiche corrette dalla terapia genetica. A renderlo possibile è stato uno studio internazionale predisposto da Michele De Luca ,direttore del Centro di Medicina Rigenerativa dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Protagonista della commovente storia è stato un bambino rifugiato siriano ospitato in Germania insieme alla sua famiglia di nome Hassan che nel 2015 è stato colpito da una rara forma di epidermolisi bollosa.

Si tratta di una malattia della pelle di origine genetica che, a causa di alterazioni di alcune proteine che svolgono la funzione di adesività cellulare, indebolisce l'epidermide e il derma provocando vesciche, bolle e piccole cicatrici.

Il 'bambino farfalla'

Hassan, purtroppo, prese la forma più grave di epidermolisi bollosa, ovvero quella cosiddetta giunzionale. L'Eb giunzionale Jeb gli aveva letteralmente distrutto la quasi totalità della pelle poiché si era manifestata insieme ad una grave superinfezione batterica. Il povero Hassan era così diventato, all'età di sette anni, un "bambino farfalla" perché la sua pelle era diventata fragile come le ali di una farfalla.Ogni tanto ne cadeva un pezzo e la morfina e il coma farmacologico indotto erano le uniche armi che aveva a disposizione per non sentire il dolore.

Sembrava condannato a morire, ma grazie ai pediatri di Bochum in Germania Tobias Rothoeft e Norbert Teig che hanno chiesto aiuto a Michele De Luca, è stato possibile salvarlo.

Il trapianto

Nle settembre del 2015 è arrivata da parte delle autorità tedesche in nulla osta all'intervento chirurgico sul piccolo paziente.Sono state, quindi, prelevate delle cellule sane da una precisa area del suo corpicino e portate ne laboratorio del Centro di Medicina Rigenerativa "Ferrari" di Modena e Bologna .Qui , De Luca insieme al suo team, le hanno modificate geneticamente servendosi di un virus"navetta" inoffensivo utilizzato per trasferire al loro interno la forma sana del gene Lamb3.

Le cellule trattate in questo modo sono state, infine, coltivate per ottenere lembi di pelle che sono stati, in seguito, trapiantati su Hassan in tre successivi interventi. Ora Hassan ha nove anni e la sua nuova pelle è sana e funzionale. E' tornato a scuola e vive una vita normale. I genitori hanno ringraziato vivamente Michele De Luca e l'intero suo staff per essere riusciti a trovare la giusta cura che ha portato alla completa guarigione del proprio figlio.