L'iPhone X appena lanciato e in commercio in Italia dal 3 novembre non è un elettrodomestico e quindi non può beneficiarne, ma fino al 31 dicembre che acquista grandi elettrodomestici (e mobili) potrò avere una detrazione pari al 50% della spesa sostenute, purché tale spesa sia connessa a un intervento di ristrutturazione edilizia, che abbia avuto iniziato da gennaio 2016 in poi. Sono detraibili spese fino a un importo massimo di 10mila euro, sia che la ristrutturazione immobiliare riguardi parti proprie, sia che riguardi parti comuni (ad esempio l'ascensore), purché l'immobile sia a carattere residenziale.

L'acquisto, peraltro, non deve servire necessariamente all'immobile oggetto di ristrutturazione, ma deve sempre e comunque essere successivo alla data di inizio dei lavori di ristrutturazione (si può quindi comprare un divano o un frigorifero per la seconda casa mentre si ristruttura la prima e godere comunque della detrazione), ma sono interventi di ristrutturazione validi ai fini della detrazione quelli di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di singoli appartamenti ma non quelli di manutenzione ordinaria (a meno che non riguardino parti comuni).

Sono pure validi ai fini della detrazione interventi di ricostruzione o ripristino di immobili colpiti da calamità a seguito delle quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza; restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di interi fabbricati, svolti da ditte di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l'immobile.

Prodotti ammessi e massimali della detrazione

Last but not least, nel caso di elettrodomestici la detrazione vale sono per quelli di classe pari o superiore ad A+ (per i forni basta la A semplice). Sono considerati grandi elettrodomestici frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, microonde, piastre elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori e condizionatori; per tutti questi prodotti la detrazione si applica anche alle spese di trasporto e montaggio.

L'arredo mobiliare che gode della detrazione copre praticamente tutto ciò che si può acquistare per la casa, meno porte, pavimentazioni, tende e tendaggi (per questi 4 prodotti non c'è detrazione).

Il limite dei 10.000 euro riguarda il singolo immobile (e include le pertinenze e/o le parti comuni) per cui chi esegua ristrutturazioni su più immobili potrà cumulare la detrazione che matura per ciascun intervento di ristrutturazione (quindi il 50% di 10mila euro moltiplicato per tot interventi di ristrutturazione).

La detrazione cui si ha diritto può essere richiesta indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi - modello 730 o 'Redditi persone fisiche' - (occorre che le spese indicate siano tracciabili, siano cioè state sostenute attraverso bonifico o carta di debito/credito) e verrà corrisposta in 10 anni, con quote di identico importo in ciascuna annualità (non vengono riconosciuti interessi per il tempo trascorso tra spesa sostenuta e detrazione riconosciuta).

Naturalmente si ha a che fare con la pubblica amministrazione, quindi prudenza (e diffidenza) non sono mai troppe. Per questo è bene conservare la ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione con carta di credito/debito per le spese di cui si è chiesta la detrazione, e parimenti vanno conservate la documentazione di addebito sul conto corrente, le fatture di acquisto con la natura, la qualità e la quantità dei beni e servizi acquistati.