Mentre ieri vi parlavamo dei rischi che corrono Europa e Usa di una possibile invasione islamica da parte dell'attrezzatissima Isis - movimento terroristico che, come noto, professa la creazione di uno Stato islamico - oggi vi aggiorniamo di un nuovo pericolo alle porte: quello che corrono i nostri conti correnti online. Secondo alcuni esperti del web, tra cui Stefano Mele, intervistato dall'Huffington Post, c'è un reale pericolo che gli jihadisti possano mettere in atto crimini contro istituzioni finanziarie e cittadini che utilizzano conti correnti e servizi di pagamento online.
Esempio di ciò è l'arresto di Junaid Hussain, 20 anni di Birmingham, che ha creato un gruppo criminale con lo scopo preciso di sottrarre denaro da conti online per finanziare l'Isis.
A organizzare questi "colpi virtuali" paiono essere soprattutto gli jihadisti che non risiedono in Iraq o Siria, e noi italiani siamo nel mirino per aver supportato l'armamento dei loro oppositori in Iraq. Come stiamo messi dal punto di vista della sicurezza? L'Italia dispone di gruppi informatici specializzati che fanno riferimento ai nostri servizi segreti. Essi hanno il compito di cercare di evitare attacchi a siti strategici, ma anche individuare quanti, anche dal nostro Paese, hanno deciso di arruolarsi digitalmente.
E noi "comuni mortali" come dobbiamo difenderci? Intanto riducendo il più possibile i pagamenti online, dato che effettuando simili transazioni, lasciamo tracce sul nostro conto. Utilizzare dunque siti certificati che assicurano un certo livello di protezione durante le transazioni: acquisti di merci, trasferimenti di denaro a parenti o amici, acquisti di biglietti, ecc.
Inoltre utilizzare mail che hanno un ottimo filtro anti-spam e stare attenti alla posta ingannatrice, che ci dice di verificare il nostro conto per qualche problema. Sarà capitato a tutti, almeno una volta, di trovare messaggi di banche o di siti di acquisti che reclamano un pagamento. Nel 2014 la guerra si è fatta anche cibernautica e il denaro, anche se virtuale, fa gola a chi deve acquistare armi. Pertanto meglio tenere occhi e mouse ben attenti.