WhatsApp non sarebbe più sicuro per le chat dei gruppi: questa è la conclusione alla quale si è giunti in seguito ai risultati emersi da una recente ricerca condotta in Germania dalla Ruhr University. Si tratterebbe di una falla scoperta dagli addetti ai lavori che permetterebbe di entrare nei gruppi su Whatsapp, senza invito, a possibili hacker maleintenzionati.

Gruppi su WhatsApp a rischio: ecco che cosa è successo

I gruppi su WhatsApp, quindi, sono a rischio di possibili anomale infiltrazioni di estranei, nonostante i sistemi di crittografia all’avanguardia adottati al suo interno, che dovrebbe tenere la chat lontana da possibili intrusi.

Secondo lo studio condotto dagli informatici tedeschi, invece, se gli hacker riescono ad ottenere il controllo sui server del sistema della chat, potrebbero tranquillamente inserirsi come nuovi utenti in una conversazione sui gruppi di WhatsApp di tipo privato, anche in presenza dell’amministratore del gruppo, che solo in questi casi e solo apparentemente, risulta gestire l’accesso dei nuovi utenti alla conversazione del gruppo. Non si tratterebbe di un semplice accesso, poichè non è cosa facile e, soprattutto, non è da tutti essere in grado di introdursi e prendere il controllo di un server. I questi casi soltanto informatici molto specializzati come gli hacker potrebbero riuscire ad introdursi all’interno di una conversazione su WhatsApp di un gruppo.

Non si tratterebbe della prima falla informatica scoperta a riguardo, poiché già nel 2017, un ricercatore aveva scoperto che il sistema informatico di WhatsApp permetteva di leggere i messaggi da parte di terze persone, in particolar modo attraverso una speciale chiave di sicurezza quando gli utenti del servizio di chat risultano offline.

WhatsApp di un gruppo: su cosa si basa la vulnerabilità

La preoccupante vulnerabilità di WhatsApp, in relazione alla falla scoperta di recente dai ricercatori, consentirebbe, in pratica, di riuscire a entrare in un gruppo WhatsApp anche senza invito da parte di altri utenti e di spiare notizie e dati sensibili e personali dei partecipanti alla chat.

L’attacco in rete, in particolare, si baserebbe sulla crittografia ‘end-to-end’ della chat e che sembrerebbe avere un punto debole sugli inviti. Nel momento in cui questi ultimi non partono dall’amministratore del gruppo, ma spediti informaticamente da possibili server di WhatsApp, se sprovvisti di un particolare sistema di autenticazione, possono essere, di coseguenza, facilmente falsificati. Qualunque informatico esperto, attraverso questa falla del sistema, quindi, senza alcuna autorizzazione, potrebbe partecipare alle conversazioni che avvengono all’interno dei gruppi, ignari di essere spiati da occhi estranei e indiscreti.