La fusione tra Wind e 3 Italia, di cui si parlava da mesi, si è concretizzata dando vita al più grande gruppo italiano delle telecomunicazioni. L’annuncio è stato dato da Vimpelcom, il gruppo russo che controlla Wind, a margine di un comunicato sui dati trimestrali del gruppo e a conferma degli annunci dei giorni scorsi sull’imminenza dell’accordo.
Wind e 3 Italia, 33 milioni di clienti per superare Tim e Vodafone: il nuovo gruppo.
La trattativa tra la Vimpelcom del magnate russo Mikhail Fridman e Li Ka-shing, l'imprenditore di Hong Kong, proprietario di H3G, andava avanti da marzo, dopo un lungo lavoro di preparazione da parte dei rispettivi vertici.
Il risultato dell’accordo raggiunto è un gruppo che può contare su 31 milioni di clienti di telefonia mobile e 2,8 milioni di clienti di rete fissa (2,2 milioni dei quali a banda larga). Oltre 33 milioni di clienti in totale che ne fanno il maggior gruppo di telefonia mobile in Italia con una quota di mercato del 33,5% (dati Agcom aggiornati a marzo 2015).
La nuova Joint venture sarà paritetica al 50 per cento per ciascuna delle due società, e sarà guidata da Maximo Ibarra, attuale amministratore delegato di Wind. Il consiglio di amministrazione sarà composto da 6 membri, 3 nominati da Vimpelcom e 3 da H3G, mentre in presidente ruoterà ogni 18 mesi e sarà nominato alternativamente dalle due società.
Gli scenari per i clienti Wind e 3 Italia: vantaggi e rischi della fusione.
I clienti di Wind e 3 Italia cominceranno a domandarsi, ora, cosa succederà ai loro piani tariffarie alle loro schede sim. Secondo le prime dichiarazioni, ‘la nascita di un network più esteso garantirà ai clienti più servizi ed una migliore qualità’, ma le associazioni dei consumatori sono già in allerta per vigilare che, dal punto di vista tecnico, il processo di fusione di Wind e 3 Italia non comporti disservizi o maggiorazioni tariffarie, anche se, da questo ultimo punto di vista, sarebbe lecito attendersi iniziative promozionali tese a fidelizzare la clientela timorosa per il cambio e, allo stesso tempo, ad accaparrarsi nuove fette di mercato.
Iniziative che produrrebbero la prevedibile reazione di Tim e Vodafone innescando una guerra commerciale fatta di offerte e promozioni.
Uno scenario auspicabile del quale non tarderemo a verificare l’attendibilità.