Oltre 60 i Comuni colpiti dal Ciclone Cleopatra, i danni causati non li possiamo quantificare ne oggi ne domani, ci vorranno mesi e mesi per capire l'entità del danno economico. E come diceva il grande Totò "e io pago".

È incomprensibile quello accaduto pochi giorni fa in Sardegna, tra vittime, feriti, sfollati e danni vari ma soprattutto la consapevolezza che 12 ore prima era stato tutto previsto conferma solo che siamo, noi italiani, un popolo allo sbando. Inconcepibile costruire case e quant'altro su scogli, a pochi metri dal mare, bisognerebbe prendersela con coloro che hanno permesso ciò contribuendo e rilasciando condoni abusivi.

Non possiamo prendere in considerazione il fatto che 15 anni fa la situazione climatica non è quella di oggi, ne tanto meno può essere una scusa. La natura, se sta cambiando, è solo colpa dell'uomo che a suo rischio (e lo stiamo vedendo) costruisce dove gli pare, abbatte alberi, incendia, fa tutto quello che gli fa più comodo senza pensare a tutte le conseguenze. " L'intelligenza non si compra" (e se su questo non ci piove, nemmeno qualsiasi ciclone avrebbe tale forza per abbattersi cambiandone la realtà) ma se solo ci chiedessimo il perché dell'esistenza di tanti alberi in un solo posto, o il perché non è consigliato costruire case su rocce per di più a pochi metri dal mare, forse vivremmo in un mondo con più interrogativi, ma allo stesso tempo ricchi di risposte.

"Disposti a calpestare il suolo, ovunque sia, madre natura avrà modo di far il suo corso in totale silenzio, fino alla distruzione totale di ogni forma vivente, riposate in pace" (cit).