È l'Europa dei 28 a distinguersi, positivamente, questa volta. Il campo è quello della gestione dei rifiuti. Secondo fonti dell'Unione Europea nel 2012 il 42% di tutti i rifiuti urbani prodotti in Europa è stato riciclato o compostato. Un bel salto in avanti rispetto al solo 18% registrato nel 1995.
Nel 2012 ogni cittadino europeo ha prodotto in media ben 492 chili di rifiuti, con alcune differenze tra Paesi: la maggior quantità di spazzatura è stata prodotta dai danesi (668 kg) seguiti da ciprioti, lussemburghesi e tedeschi (600 kg). I minori produttori di rifiuti sono stati croati, rumeni, sloveni, slovacchi, polacchi, cechi ed estoni con quantità inferiori ai 400 chili per anno. L'Italia si colloca nel mezzo, con 529 chili di rifiuti a testa.
Questa classifica cambia, però, analizzando l'efficacia del riciclo e del compostaggio: infatti sono Germania, Austria e Belgio a salire sul podio con una quantità di rifiuti riciclata o compostata superiore al 50%. L'Italia perde invece terreno e registra valori al di sotto della media europea: 38% di rifiuti urbani riciclati o compostati. Il resto è stato incenerito o mandato in discarica.
Paese che vai tipo di trattamento rifiuti che trovi
Il tipo di trattamento a cui sono sottoposti i rifiuti varia da Paese a Paese. Nel 2012 riciclo e compostaggio hanno rappresentato oltre il 60% del trattamento rifiuti per Germania e Austria. Molto meno invece per la Finlandia, che ha riciclato o compostato solo il 34% della propria spazzatura.
Il riciclo è più popolare in Germania, Slovenia e Irlanda, mentre il compostaggio registra una maggiore incidenza in Austria, Paesi Bassi e Belgio.