Le cronache di questi giorni narrano di strani eventi celesti nel freddo Stato americano dell'Alaska. Strani esemplari di pesce, un incrocio tra un'anguilla ed una sanguisuga, sono inspiegabilmente caduti dall'alto dei cieli sulla terraferma. Sulle prime è sembrato qualcosa di inspiegabile, qualcuno si è addirittura spinto a parlare di "oggetti non identificati", Ufo.

L'arcano è stato però presto spiegato dagli esperti: si tratta di esemplari di fauna ittica, in particolare di lamprede artiche. La lampreda è a tutti gli effetti un parassita: si lega ad altro pesce in modo da alimentarsi attraverso il suo corpo succhiandone i liquidi organici, proprio come una sanguisuga.

L'aspetto di questo animale è reso ancor più orrendo dalla sua marcata somiglianza con un bulbo oculare umano, sospeso all'interno di una serie di zanne circolari. Secondo il Dipartimento per la fauna ittica dell'Alaska, lo strano fenomeno osservato sarebbe dovuto all'opera dei gabbiani che pescano le lamprede nell'oceano per poi far cadere sul terreno i resti di questi animali.

La lampreda e la ricerca scientifica

La lampreda di mare assurse agli onori delle cronache nel 2010 per via di un'importante scoperta scientifica: i ricercatori della Columbia University isolarono un ormone dello stress databile 500 milioni di anni, nella specie un nuovo ormone corticosteroideo. La lampreda di mare è infatti la diretta discendente dei primi vertebrati che fecero comparsa appunto circa 500 milioni di anni orsono.

L'ormone, denominato 11-deossicortisolo, ha nell'organismo della lampreda artica lo stesso ruolo che nell'uomo hanno aldosterone e cortisolo. Aiuta a regolare il bilancio degli ioni nelle cellule ed è implicato nella risposta allo stress.

Gli studi della Columbia University furono condotti, in verità, sulle lamprede di mare della Columbia, che rischiavano l'estinzione. Venne attuato un piano di salvataggio e ripopolazione che riuscì a raggiungere l'obiettivo. Salvare la lampreda significava infatti fornire un grosso contributo alla ricerca.