L’inverno sta per piombare sull’Italia. Gli ultimi aggiornamenti relativi alle previsioni del tempo mostrano un nuovo cambio di rotta della stagione fredda, che in questi ultimi giorni aveva visto risalire l’alta pressione sulla nostra penisola. A breve, però, assisteremo ad una svolta, la quale porterà gelo artico sulle nostre regioni, con nevicate persino a bassa quota. L’evoluzione a cui si sta andando in contro è ormai confermata, per cui prepariamoci a vivere una seconda parte di gennaio più rigida rispetto alla prima. Dopo un breve assaggio all’inizio dell’anno, con una serie di perturbazioni oceaniche che si sono inserite l’una dietro l’altra, ma senza particolari eccessi, la condizione climatica cambierà radicalmente e diremo addio alle temperature miti di cui abbiamo beneficiato per lungo tempo.

Inoltre, precipitazioni a carattere nevoso interesseranno anche le pianure.

L’Europa, così come l’Italia, si prepara ad un’ondata di gelo proveniente dal comparto artico russo, che attraverso i Paesi orientali del Vecchio Continente si porterà fino a latitudini basse del bacino mediterraneo. Rispetto alla situazione avuta nella prima settimana di gennaio, stavolta la differenza sarà data dalla chiusura della porta atlantica. Tutto ciò è atteso per la metà del mese, mentre per quanto concerne la durata, non è ancora ben chiaro se l’irruzione fredda permarrà per 3-4 giorni oppure di più. Tutto dipenderà dalle dinamiche delle correnti, ma per un quadro più preciso converrà attendere gli aggiornamenti futuri.

Nell’attesa, analizziamo meglio nel dettaglio ciò che ci attenderà fino al termine della seconda decade di gennaio.

Previsioni del tempo, l’inverno piomba sul Belpaese a metà gennaio

In un primo momento, giungerà da ovest una corrente mite ed umida che porterà con sé un po’ di pioggia, mentre in successione ci sarà un blocco anticiclonico sul nord Atlantico, che permetterà ad aria fredda di scivolare verso le nostre regioni.

Il flusso sarà di origine artico-marittima, poi arriverà in seguito anche una corrente continentale. Nei giorni intorno al 15 gennaio ci sarà l’affondo decisivo, quando i venti soffieranno in modo più intenso e saranno più gelidi. I valori termici saranno conseguentemente in diminuzione, anche se non ancora in maniera eccessiva.

Non mancheranno i piovaschi generalizzati e la neve sui rilievi di montagna.

Nella parte conclusiva della seconda decade, che coinciderà con il fine settimana del 16-17 gennaio, l’Italia sarà interessata da un flusso freddo proveniente dall’est europeo, che irromperà in maniera più cruda, abbassando ulteriormente le temperature e portando la neve anche fino al livello del mare sul versante adriatico tra Abruzzo, Molise e Puglia. I venti russo-siberiani faranno sì che la colonnina del termometro si porti al di sotto dello zero termico nelle ore notturne, anche se di giorno non si andrà molto al di sopra. L’inverno si riprenderà dunque il ruolo di protagonista, ma chissà ancora per quanto tempo, visto che quest’anno la stagione è andata avanti a fasi alterne. In attesa di previsioni meteo a lungo termine relative a febbraio, vi invitiamo a seguirci costantemente su Blasting News.