In Italia si potrebbe vivere di solo turismo perché il sole, il mare e la buona cucina non mancano affatto. Se a questo unite la proverbiale ospitalità della gente dello stivale il gioco è fatto. Non sarebbe male in un periodo come questo puntare su qualcosa che già abbiamo e che ci viene dato a gratis dalla natura (mare, paesaggi, clima). Non la pensa così il Governo Italiano che, nonostante il malcontento dei cittadini, continua ad autorizzare trivellazioni lungo le coste. Ultimo in ordine di tempo è il via libera alle trivellazioni in uno dei paradisi naturali italiani, le Isole Tremiti, situate nel parco naturale del Gargano.
È successo che tre giorni prima di Natale (Il 22 dicembre, ndr) il Ministero dello Sviluppo Economico ha firmato il decreto di conferimento della concessione alla Petrolceltic Italia srl, ramo della Petrolceltic International, azienda specializzata nel sondare, estrarre e trasportare petrolio e gas. Pare non abbia sortito grande effetto il Referendum anti - trivellazioni proposto da diverse Regioni d'Italia ma che, tuttavia, vede la Cassazione vietare l'estrazione di idrocarburi entro le 12 miglia marine dalla costa (circa 22 km).Si potrebbe pensare che l'Italia ci guadagni da questa operazione ma non è così in quanto l'area interessata è di circa 370 km quadrati ed è stata concessa alla multinazionale irlandese per sei anni a 5 euro e 16 centesimi per km quadrato.
Un totale di 1.900 Euro l'anno.
Non proprio un'affare, se poi si aggiunge il forte rischio ambientale con tutto quello che ne segue, dall'inquinamento alla chiusura delle attività, si tratta di un vero e proprio disastro alla modica cifra di duemila euro l'anno. E poco cambia che si trivelli a 12 miglia dalla costa. Le esperienze passate hanno mostrato come l'inquinamento marino si espanda rapidamente a discapito dell'intero eco-sistema, dal mare ai cetacei.
Famoso l'episodio che ha visto diversi capodogli arenarsi lungo le nostre coste. Questi Odontoceti, a causa dei sonar impiegati per la ricerca di idrocarburi, hanno perso la rotta finendo arenati sulle spiagge del tavoliere.La parola, intanto, passa allaCorte Costituzionaleche dovrà pronunciarsi il 13 gennaio. Gli attivisti sperano in una bocciatura da parte della consulta delle modifiche apportate al decreto Sblocca Italia in materia di ricerca ed estrazioni di idrocarburi e che paradisi naturali come le Isole Tremiti non vengano deturpati e inquinati.