Un'altra maledetta alluvione si è abbattuta nel nord Italia, in Piemonte ed in Liguria, e, successivamente, in Sicilia, nell'agrigentino.

Tra le cause, i mutamenti del clima

Purtroppo, a causa dei mutamenti climatici avvenuti in questi ultimi anni, con l'aumento delle temperature registrate nel pianeta, stiamo assistendo ad un lento, ma, inesorabile, cambiamento delle condizioni meteorologiche ed, in particolare, l'Italia sta diventando sempre di più un paese tropicale. Recenti studi, in materia, hanno rilevato che la nostra nazione registra una temperatura di 1,19 gradi in più rispetto alla media, con un'incidenza del 24% in più di giorni estivi rispetto alla media climatologica.

L'innalzamento delle temperature ha comportato un aumento delle calamità naturali, soprattutto le alluvioni, provocando, nel nostro Paese, innumerevoli danni a persone e cose. Ogni anno le alluvioni, secondo le stime del nostro governo, hanno un costo, pari, addirittura, allo 0,7% del PIL annuo nazionale. Le cause delle continue alluvioni sono da ricercarsi, ovviamente, nella pioggia, come elemento naturale incontrollabile, ma, spesso, le devastazioni urbanistiche dei nostri territori, a causa di una selvaggia cementificazione, hanno pesato, fatalmente, sui disastri ambientali. Talvolta, anche l'incuria delle amministrazioni locali, in termini di mancata manutenzione dei condotti della rete idrica, ha provocato non poche tragedie umane.

Occorre, ormai, stabilire un vero e proprio piano di programmazione di prevenzione, se vogliamo, almeno in parte, ammortizzare i danni ed evitare catastrofi come quelle che ogni anno coinvolgono il nostro Paese.

E' stato detto, in questi ultimi giorni, che la quantità di acqua piovuta sulle zone piemontesi equivale alle precipitazioni atmosferiche, che, normalmente, in quei territori, si manifestano in sei mesi, un triste fenomeno, ormai, ripetitivo, da Nord a Sud.

Abbiamo, infine, elencato quelle che sono state le alluvioni più devastanti, in Italia, dal dopoguerra ad oggi. La ciclicità degli avvenimenti è tale da far riflettere sull'impellente necessità di destinare maggiori risorse, da parte delle istituzioni, mirate alla messa in sicurezza ed alla preventiva salvaguardia dei rispettivi territori.

Elenco delle peggiori alluvioni in Italia

Anno 1951, dal 14 al 19 ottobre, in Calabria, si registrò una delle alluvioni più tragiche del meridione. Ci furono 70 morti e ingenti danni subiti alle colture ed alle infrastrutture.

Anno 1951, il 14 novembre, a causa delle piogge incessanti ci fu lo straripamento del Po. Il centro che ebbe maggiori conseguenze fu Rovigo. i morti furono 180.

Anno 1953, il 21 ottobre, ancora in Calabria, un nubifragio causò la morte di 51 persone

Anno 1954, dal 25 al 26 ottobre, in Campania, sulla costa amalfitana, l'alluvione causò 318 morti ed un dissesto territoriale senza precedenti.

Anno 1966, dal 4 al 6 novembre, a Firenze, lo straripamento del fiume Arno ebbe gravi conseguenze, anche, per i danni subiti dalle opere artistico-letterarie.

Le vittime furono 35.

Anno 1987, mese di luglio, nel territorio della Provincia di Sondrio, il fiume Adda ruppe gli argini e, nel comune di Valdisotto persero la vita 53 persone.

Anno 1998, il 5 maggio, a Sarno, il maltempo ed il grave dissesto idrogeologico, furono le tragiche cause della morte di 159 persone.