Chi ostinatamente ancora crede che il global warming sia solo una fallace realtà che continua ad ingannare sprovveduti paesi e ambientalisti cantastorie, forse dovrebbe prestare attenzione al rapporto “Cambiamenti climatici, impatti e vulnerabilità in Europa al 2016” dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (Aea). Secondo i dati raccolti, infatti, l’Europa e tutti i paesi che si affacciano sull’oceano Atlantico in futuro subiranno forti cambiamenti, anche dal punto di vista economico e sociale e non solo ambientale, a causa del surriscaldamento globale.

Secondo l’Aea le classiche stagioni climatiche lasceranno spazio a eventi climatici estremi, ovvero forti piogge e periodi di intensa siccità.

L’Europa meridionale, sud-orientale e l’Italia

La realtà dei fatti sembrerebbe confermare le ipotesi del rapporto: da anni ormai nel Bel Pese e in tutte le regioni del Mediterraneo si registra l’aumento delle temperature, la diminuzione delle piogge e della portata dei fiumi, a cui conseguono la diminuzione dei raccolti, della biodiversità e l'aumento del rischio di incendi. Sono conseguenze delle intense ondate di calore anche il cambiamento della distribuzione delle malattie infettive sensibili al cambiamento climatico e l'aumento dei rischi per il benessere dell’uomo.

Inoltre l'emergenza climatica potrebbe comportare l’incremento dei flussi migratori e, quindi, l'aumento degli arrivi dei cosiddetti migranti climatici, soggetti che volenti o nolenti sono costretti a emigrare a causa delle disastrose condizioni climatiche del proprio paese. L’innalzamento del livello del mare e lo scioglimento dei ghiacciai si aggiungono alla lunga lista di conseguenze del global warming.

Conseguenze economiche

Tra il 1980 e il 2013 gli eventi climatici catastrofici hanno fatto registrare ingenti perdite economiche pari a 393 miliardi di euro. La spesa più alta è stata pagata dalla Germania con 78,7 miliardi di euro, dall’Italia con 56,9 miliardi e dalla Francia con 53,2 miliardi. Alle perdite economiche si aggiunge lo strazio e il dolore per le vittime degli eventi naturali che stanno lacerando il Mediterraneo.