Grecia: ci troviamo in una piccola, deliziosa riserva naturale nel Dodecaneso: l'isola di Tilos; meta conosciuta principalmente dal turismo inglese e dagli amanti dei viaggi ecosostenibili; l’integrità di quest’isola, con le sue 150 specie di uccelli e 650 varietà di piante, viene deditamente controllata dagli appena 500 abitanti che ne curano i terreni, senza conceder troppo spazio a costruzioni di sorta.

Il progetto europeo

Proprio qui, l’Unione Europea ha deciso di investire 15 milioni di euro per finanziare un progetto pilota che vede coinvolti una quindicina di partner fra istituti di ricerca, università e aziende.

Esso nasce all’interno di ‘Horizon 2020, il programma da oltre 200milioni di euro, per l’innovazione e la ricerca, avviato nel 2014 e con termine, appunto, nel 2020.

Per quanto riguarda il fabbisogno elettrico nelle isole del Mediterraneo, l’obiettivo è quello di spegnere completamente i sistemi alimentati a gasolio, rimpiazzandoli in toto con rinnovabili e batterie. Esse sono le candidate ideali per questo genere di impiantistica relativamente all'accumulo elettrico, poiché le soluzioni innovative che prevedono alternative ai carburanti fossili permettono di aggirare i problemi di isolamento, elevato costo del kWh e dipendenza da obsoleti e inquinanti generatori diesel. Il fulcro del ‘laboratorio naturale’ che si sta erigendo, sarà la costruzione di due accumulatori al sodio\cloruro di nikel, in grado di sfruttare rispettivamente l’energia eolica e solare, imagazzinandola e distribuendola all’interno dell’isola grazie ad una micro rete intelligente “stand alone”, ossia autonoma e capace di alimentare le utenze senza sprechi.

Gli abitanti dell'isola

Attualmente gli abitanti di Tilos dipendono da un oleodotto sottomarino, collegato alla vicina isola di Kos, ma grazie a questo nuovo sistema, saranno in grado di rendersi autosufficienti, eliminando altresì la problematica dei frequenti black-out. Ciò che ci si aspetta come risultato finale progetto, sottolinea Enel, è un futuro prossimo in cui il funzionamento dei motori sia più regolare, permettendo un risparmio sul gasolio –almeno inizialmente- del 20% annuo ed un accumulo\distribuzione dell’energia, basati sul consumo effettivo degli isolani.

Il tutto, in conclusione e con una prospettiva più ampia, è da leggersi come un notevole passo verso la riduzione dei tassi di inquinamento.