I comportamenti scriteriati dell’uomo nei confronti della natura stanno portando sempre più velocemente il nostro pianeta verso l’autodistruzione. La storia ambientale della Terra è un continuo e inesorabile riproporsi a cadenze cicliche. Fin dalla nascita il nostro pianeta ha vissuto periodi di siccità e caldo insopportabile alternati a glaciazioni, che hanno causato l'estinzione di alcune specie di esseri viventi o la nascita di altre.

Le ere cicliche sono un evento naturale, ma quando l’essere umano contribuisce in maniera decisiva l'accelerazione della distruzione dell' ecosistema, non ci può lamentare delle conseguenze.

E nel nostro paese ormai da qualche anno durante i dodici mesi si alternano periodi di siccità, di grande caldo e incendi, a periodi di piogge violente e dannose.

In Italia non piove nella maniera “giusta” da circa un anno

Questo causa grandi problemi in ogni comparto produttivo, oltre a non permettere il riempimento delle sorgenti. E quindi ci ritroviamo con agricoltori disperati, supermercati invasi da merci alimentari provenienti da chissà dove e acquedotti a secco. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad estati sempre più calde, e se a questi eventi meteorologici aggiungiamo anche la mano criminale dei piromani, abbiamo veramente di che preoccuparci!

A fare da contraltare alla siccità e al caldo, ci pensano le precipitazioni sempre più violente e inutili per la terra.

Infatti sempre, dopo un periodo torrido, ci ritroviamo ad assistere a violenti e improvvise precipitazioni che nel giro di pochi minuti scaricano sul terreno un grande quantità di acqua. Le bombe d’ acqua!

Quando una bomba d’acqua si abbatte sul terreno la sua violenza e la sua concentrazione in un arco di tempo molto ristretto non permettono al prezioso liquido di infiltrarsi nel terreno, ma scivola su di esso, trascinandosi dietro ogni cosa che incontra: cosi ci ritroviamo a dove parlare di alluvioni, di smottamenti, di frane e di ogni altro disastro idrogeologico.

L’ ultima in ordine di tempo è quella che nella serata di ieri ha colpito Cortina d’ Ampezzo, causando smottamenti, frane e perfino un morto.

È da qualche anno che si parla dell’avanzamento verso nord della desertificazione e tutti questi fenomeni ne confermano la veridicità e la pericolosità. Ma quali sono le cause che hanno spinto la natura a vendicarsi?

Il buco dell’ozono è una delle cause principali di questo cambiamento climatico.

L'inquinamento degli oceani è un'altra causa non di secondaria importanza: gli oceani hanno la funzione di termoregolatori dell’ambiente terrestre, ma se l’uomo continua a riempirlo di ogni sorta di rifiuto e di plastica, i grandi mari non possono più assolvere alle loro funzioni, e di conseguenze i disastri climatici continueranno a farla da padrone sempre di più.