Le previsioni del tempo per le prossime settimane parlano del probabile arrivo di una nuova ondata di gelo in tutte le regioni italiane, con temperature rigide accompagnate da nevicate anche nelle zone pianeggianti. Burian ha messo in seria difficoltà l'intera penisola, ma il cosiddetto Burian 2 potrebbe rivelarsi ancora peggiore, se si considera il fatto che la nuova perturbazione polare dovrebbe arrivare a primavera inoltrata.

"Burian, il ritorno": le previsioni e il parere degli esperti

Secondo le Previsioni meteo del Gfs (Global Forecast System), il sistema internazionale di previsioni meteorologiche gestita dal National Weather Service degli Stati Uniti, una nuova ondata di aria fredda e gelida proveniente dalla Russia è in arrivo su gran parte dell'Italia.

Il sito "Meteo.it", però, non avrebbe gradito la diffusione di questa notizia, ritenendo azzardata ed eccessivamente anticipata la previsione.

La prima violenta ondata di gelo portata da Burian ha praticamente messo Ko gran parte dell'Italia nelle scorse settimane, ma le previsioni purtroppo prevedono il suo ritorno. "Burian 2", secondo gli esperti del settore, potrebbe arrivare prima di Pasqua e, quindi, a primavera inoltrata. A quanto pare, dunque, il nostro Paese sarà interessato da una nuova forte perturbazione che dovrebbe portare freddo e neve al Nord in particolare, ma anche a bassa quota.

Il cattivo tempo dovrebbe abbattersi sulla nostra penisola nei giorni che, statisticamente, dovrebbero essere quelli in cui solitamente sono previste le prime temperature più miti, se non addirittura più calde.

Quest'eventuale clima confermerebbe in pieno, senza dubbio, il famoso detto "marzo pazzerello", considerando soprattutto che in questi giorni al Sud si superano anche i 20 gradi, con picchi di temperature estive previste nel prossimo fine settimana.

I danni all'agricoltura provocati dal maltempo

Un primo bilancio tracciato dalla Coldiretti dopo l'ondata di maltempo delle scorse settimane, farebbe emergere notevoli e gravi conseguenze provocate dal gelo.

L'improvviso abbassamento delle temperature avrebbe causato la perdita delle gemme e dei primi fiori delle coltivazioni da frutto, che sarebbero stati inevitabilmente danneggiati. Migliaia di aziende del settore agricolo avrebbero perso intere produzioni di ortaggi della stagione invernale. Inoltre sarebbero state danneggiate anche le serre dei vivai di fiori e piante.

Il danno economico subito in termini monetari dall'agricoltura italiana, causato da questa prima ondata di gelo, ammonterebbe ad oltre 300 milioni di euro. L'unica nota positiva è che la siccità, per quest'anno, è stata sicuramente scongiurata.