Nell'Unione Europea non sarà più possibile utilizzare oggetti in plastica monouso come piatti, posate, aste per i palloncini e bastoncini di cotone. Il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva secondo la quale vieta agli Stati membri l'uso di questi articoli dal 2021. Lo scopo di tale direttiva è quello di ridurre drasticamente l'inquinamento dei mari. Nel 2029 invece sarà necessario fare la raccolta differenziata delle bottiglie di plastica.

Vietato l'uso di alcuni articoli di plastica monouso dall'Ue a partire dal 2021

Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva a partire dal 2021 il divieto di utilizzare oggetti di plastica monouso come piatti, posate, bastoncini cotonati, contenitori per alimenti e molti altri negli Stati membri.

Con 560 voti a favore (prevalentemente da PD e M5S tra gli italiani), 35 contrari (prevalentemente Forza Italia e Lega) e 28 astenuti, la normativa prevede anche che il 90% delle bottiglie dovranno essere raccolte in modo differenziato nel 2029 per riciclarle e preservare così l'Ambiente dall'inquinamento. Una disposizione simile già avviene per le bottiglie di vetro.

La direttiva prenderà in considerazione anche i rifiuti che riguardano l'industria del tabacco e del riciclaggio dei mozziconi di sigaretta, e degli attrezzi da pesca.

Troppi i rifiuti di plastica finiti in mare

Sempre secondo la Commissione europea, più dell'80% dei rifiuti in mare sono costituiti proprio da questi articoli di plastica, che inevitabilmente vengono poi ingeriti dagli animali che popolano le acque.

Questi non solo vanno incontro alla morte prematura, ma finiscono anche sulle tavole delle famiglie che sono più o meno consapevoli di ciò a cui vanno quotidianamente incontro.

Le associazioni ambientaliste si dichiarano soddisfatte per la nuova direttiva europea. Raffaella Giugni, Responsabile relazioni istituzionali di Marevivo, auspica che l'Italia sia uno dei primi paesi dell'Ue ad attenersi alla direttiva europea.

Aggiunge però che questo “ritardo” di quattro anni potrebbe favorire le multinazionali a discapito della Salute del pianeta Terra e di tutte le forme di vita che lo abitano.

Il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha commentato questa decisione come “un voto storico. Appena concluso l'iter formale previsto per la fine di aprile di quest'anno, sarà immediatamente avviata una ricezione qui in Italia”.