L'allarme del WWF relativo al declino di animali selvatici è contenuto nel Living planet report del WWF per il 2022, che evidenzia una perdita di circa il 70% di specie animali nell'intero pianeta. Le varie aree geografiche sono state colpite con gravità diversa, ma la perdita riguarda tutte le specie: mammiferi, pesci, uccelli, rettili, anfibi. Il diverso grado di scomparsa è motivato dalla quantità di biodiversità e dal fatto che in alcune zone, come l'Europa, la fauna selvatica è scomparsa molto tempo prima.

Le specie monitorate

Il WWF ha monitorato oltre 30000 popolazioni animali.

Tra queste, ve ne sono di molto particolari: i delfini rosa dell'Amazzonia, i gorilla di pianura del Congo, il leone marino australiano. A livello mondiale, le specie di acqua dolce hanno subito le perdite più pesanti: oltre l'80%. La distruzione degli habitat e le barriere alle rotte migratorie sono le principali cause di distruzione per tali specie; il cambiamento climatico riguarda invece tutte le specie.

L'allarme del WWF ed il comportamento umano

Un lasso di tempo di cinquanta anni sembrerebbe abbastanza lungo. Tuttavia, a pensarci bene, non è affatto così. Significa che il 70% di specie animali che erano presenti quando la maggior parte degli adulti di oggi era bambino, attualmente non esiste più.

L'allarme del WWF relativo alla responsabilità umana in tale fenomeno è quindi altrettanto forte. La natura, l'Ambiente, gli animali, l'equilibrio biologico non sono un qualcosa di scontato. La deforestazione, le emissioni in atmosfera, la ricerca di un profitto economico eccessivo e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse del pianeta hanno un ruolo importante nella distruzione dell'ecosistema.

Senza un cambiamento di rotta, sarà assai difficile, se non impossibile, raggiungere la maggior parte degli obiettivi prefissati nell'Agenda ONU 2030. Va ricordato che gli obiettivi sono strettamente collegati tra loro: non è possibile scindere la protezione dell'ambiente dalla sicurezza alimentare o dalla salute. Le conseguenze sono già tangibili oggi, ma saranno ancora più devastanti per le future generazioni.

Una forte sollecitazione

Dal 7 al 9 dicembre 2022 in Canada avrà luogo la quindicesima Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica (COP 15). In vista di tale importante appuntamento internazionale, l'allarme del WWF contiene anche una incisiva sollecitazione diretta a tutti i Paesi, affinché siano presi provvedimenti concreti e condivisi a tutela della biodiversità. Salvaguardare l'ambiente significa altresì tutelare la salute dell'uomo. Più si aspetta e minori saranno le possibilità di invertire la rotta di distruzione.