Capitale, reddito e patrimonio. Alcuni degli ingredienti fondamentali per un’azienda; accrescono (seppur con impatti differenti) la probabilità di nascere e la possibilità di progredire nel tempo.

Non appena uno di loro viene meno, gli effetti si ripercuotono sui restanti, pregiudicandone la continuità aziendale. Come ci si può organizzare per scongiurare una tale circostanza? E’ possibile valutare delle collaborazioni con altre aziende dello stesso settore, le quali – con maggiori capitali e risorse – riescano a tendere una mano all’azienda in crisi (a fronte di un ritorno economico), permettendole di tornare alla produttività ed aumentare ulteriormente il rispettivo fatturato.

Oggi sono presenti varie forme di collaborazione: dalle semplici convenzioni territoriali, agli accordi commerciali; dalle partnership vere e proprie, alla creazione di terze società, partecipate da più aziende che sommando capitali e know-how (conoscenze dello specifico settore), generano valore.

Prima di far squadra, le partecipanti a questi “accordi” erano considerate rispettivamente concorrenti sul mercato ma, ora, unite (e perseguendo un fine comune chiamato “risultato”), possono migliorare; per se stesse e per i consumatori.

Pure tra privati e piccoli imprenditori (artigiani o aziende famigliari), può essere presa in considerazione una sana collaborazione; non solo con soggetti inter-settoriali ma anche “estranei” al business, cercando di far convergere le rispettive idee.

Un’attività commerciale richiede impegno, tempo e denaro, oltre a vari obblighi burocratici (anch’essi dispendiosi) e, spesso, non si riesce a coordinare tutto, finendo per non sopportarne gli oneri (diretti-indiretti, materiali e non) che ne derivano. Nel nostro paese, le numerose Pmi (piccole e medie imprese) e la presenza capillare di filiali bancarie - ben radicate territorialmente - possono dare il via a progetti interessanti. Per le Pmi le realtà bancarie, finanziarie ed assicurative sono un potenziale bacino di competenze legali, burocratiche, di mercato e normative dal quale attingere. Sarebbe utile aprire le porte della propria bottega e conciliare i rispettivi mestieri.

Una caffetteria, un negozio di abbigliamento e una filiale bancaria

- L’ idea parte dalla condivisione del locale: unendo le risorse può essere ottimizzato, ampliandone la metratura.

- I vari costi iniziali possono essere ripartiti e molti obblighi normativi (coperture assicurative, vincoli fiscali e adempimenti di legge) districati e compiuti operativamente dalla Banca (che entrerebbe direttamente nel business delle due “co-aziende”).

- Per aumentare la propensione al cross selling (proporre nuovi prodotti alla clientela gia fidelizzata), potrà essere proposta una raccolta punti; ogni caffè permetterà di accumulare sconti per l’abbigliamento e i “gia-clienti” della banca potranno ricevere gratuitamente dei punti ogni semestre (in base alla giacenza sul conto corrente). Colazione gratis per chi acquista abbigliamento oltre un certo importo prefissato; buono spesa o buono pranzo per chi stipula un prodotto finanziario, o la possibilità di addebitare le spese delle attività esercenti direttamente sul conto corrente.

Tutti i servizi delle rispettive attività possono moltiplicare la propria utilità, intersecandosi e creando sinergie commerciali innovative, singolari ed utili al risparmio degli utenti finali.

Nella nuova attività dei tre “coinquilini”, la giornata del loro business vede: la clientela del bar transitare per una zona dedicata all’ esposizione del vestiario e prendere visione delle offerte migliori (un caffè e due passi tra gli scaffali). Mentre “lei” si dedica all’abbigliamento, dopo cappuccio e brioche, lui ha a disposizione uno sportello @bank, touch screen, per prelevare, pagare il bollo, ricaricare il telefonino, navigare sul web, visionare il saldo, le ultime proposte bancarie ed assicurative oltre che alle news, il meteo e quant’ altro.

Tre utilità commerciali in una, suddividendo i costi ed aumentando i proventi; tutte e tre potranno moltiplicare la visibilità del brand, a partire proprio dall’insegna, per avere una nuova veste e spiccare come lungimiranza.

Un’enoteca, uno shop di articoli hi-tech&web e un’agenzia viaggi

Intersechiamo i vari interessi commerciali che accomunano i singoli imprenditori; scegliamo le politiche attuabili, sfruttando un comune denominatore: accrescere l’interesse dei clienti appassionati di “enogastronomia” verso gli articoli hi-tech  e le vacanze relax (ad esempio: un week-end in Franciacorta, immortalando i paesaggi con i nuovi modelli di macchine fotografiche digitali). Con la raccolta dei punti fedeltà o dei buoni spesa, creiamo una “multi utilità” ed una “fidelizzazione” tra i clienti delle singole unità del negozio.

Ne verrà fuori un’enoteca con un più ampio spazio, con proposte turistiche esposte e proposte a tema, posizionate come quadri paesaggistici, ed un tablet ad ogni tavolo per reperire tutte le informazioni utili ad ideare itinerari, consigliare vini o menù, condividendoli con gli altri clienti o con gli imprenditori stessi.

Le campagne proponibili:

- L’ agenzia avrà il piacere di averti suo ospite al rientro dalla vacanza per un drink.

- Acquistando i tuoi regali presso l’enoteca, riceverai dei buoni spesa per articoli web ed hi-tech.

- Se di frequente acquisti presso l’unità hi-tech & web, potrai vincere un buono week-end ad estrazione automatica durante l’ emissione dello scontrino fiscale.

- Vuoi organizzare un meeting per appassionati di “video o social-games”?

Metti in palio vacanze e vini organizzando il ritrovo sia sul web che nel locale.

- Sei a corto di idee? Dai il via ad  un concorso a premi per chi, recandosi in enoteca, tramite tablet  in dotazione, riesca a proporre la strategia più azzeccata. Ovviamente ci sarà un premio.

Tutto questo per avere un contatto più diretto con la clientela e conoscerne il variare dei gusti. Anche l’insegna sarà frutto delle più ricercate proposte innovative, pensate da tutti e tre i soci in affari. Non ci può essere la garanzia di un pronto successo ma, certamente, i costi potranno essere tagliati e la potenziale clientela aumenterà matematicamente per ogni singolo business. Ora affiancate due, tre o quattro attività e pensate alle possibili correlazioni produttive.