L'amministratore resterà in carica due anni; non dovrà avere precedenti contro la Pubblica Amministrazione, dovrà avere requisiti di formazione e onorabilità (dovrà avere almeno il diploma di maturità, aver frequentato un apposito corso), se richiesto dall'assemblea condominiale, dovrà stipulare una polizza assicurativa a tutela dai rischi derivanti dal proprio operato. L'amministratore dovrà indicare, al momento della nomina, l’ammontare del suo compenso e potrà essere licenziato prima della fine del mandato, nell’eventualità commettesse gravi irregolarità fiscali.

 

Nel caso ci fosse un condomino "moroso", l'amministratore sarà libero di procedere con l'ingiunzione senza dover essere autorizzato preventivamente dall'assemblea e potrà comunicare i dati di chi non paga. Cosicché, il creditore potrà agire sul "moroso".

Perdurando la mora oltre i sei mesi, l'amministratore sospenderà il condomino debitore, dalla fruizione dei servizi comuni. Si potrà rinunciare all'impianto centralizzato senza dover attendere il benestare dell'assemblea, a patto di non creare preclusioni agli altri e di continuare a pagare la manutenzione straordinaria dell'impianto condominiale.

Per deliberare ad esempio, l'installazione di un impianto di videosorveglianza sulle parti comuni dell'edificio, sarà sufficiente un quorum più basso e cioè pari alla maggioranza degli intervenuti in assemblea e  rappresentanti almeno la metà dei millesimi.

Stesso quorum per deliberare l'installazione d’impianti per la produzione di energia rinnovabile.

Non si potrà più vietare a nessuno di tenere animali in casa. Ma questi dovranno essere "domestici". Per chi viola il regolamento condominiale, la sanzione è stata aumentata da €. 0,052 (equivalenti alle vecchie 100 lire)  a 200,00 euro. In caso di recidiva si arriva a 800,00 euro.