E finalmente Habemus Papam! Sono le 19:06 di mercoledi 13 marzo e, proprio mentre si attende l'ultima fumata nera della giornata, ecco che arriva inattesa la fumata bianca.
Inattesa perchè tutti si aspettavano che il Conclave sarebbe durato almeno 3 giorni, sono bastati invece 5 scrutini. E non appena l'immensa folla si rende conto che la fumata è bianca, inizia un frenetico sventolio di bandiere prima ancora che le campane suonino a festa per annunciare l'avvenuta elezione del nuovo Papa. "Viva il Papa, viva il Papa" è il grido festante e gioioso che s'innalza dalla piazza gremita nonostante una pioggia che perdura incessante durante tutta la giornata.
E finalmente alle 20:21, dopo tanta trepidante attesa, la finestra si apre e si affaccia al balcone: il nuovo Papa è Jorge Mario Bergoglio che prende il nome di Francesco I. Grande è lo stupore nell'apprendere che non si tratta di uno dei papabili, le previsioni sono state completamente disattese.
Di grande impatto le sue prime parole con le quali ricorda nella preghiera Benedetto XVI poi chiede ai fedeli di pregare per lui prima della benedizione che conclude con l'indulgenza plenaria.
Ma chi è Jorge Mario Bergoglio? Argentino di nascita ma di origini piemontesi, 76 anni, è il primo Papa gesuita della storia. Nel 2001 viene eletto da Giovanni Paolo II a capo della Conferenza Episcopale Argentina e nel 2005, anno dell'elezione di Benedetto XVI, risultava nell'elenco dei favoriti.
Considerato un riformatore, Papa Francesco I dà prova in più occasioni di essere un oppositore del lusso e degli sprechi e di prendere posizioni nette contro la dittatura. Timido, umile e di poche parole, mostra un impegno concreto nella lotta alla povertà.
E diversi sono i primati che può vantare: primo Papa sudamericano, primo pontefice gesuita, prima volta che un Papa sceglie il nome Francesco. Insomma, sembra che abbia tutte le carte in regola per lasciare un segno indelebile nella storia.