Adil Rami, difensore del Valencia può considerarsi ormai un giocatore del Milan . Secondo la stampa specializzata spagnola, il difensore spagnolo stamane si sarebbe riunito con la dirigenza del club rossonero per trattare il metodo di acquisto più consono alle possibilità attuali della società di Via Turati. Il Milan, acquisterebbe lo spagnolo in prestito, con diritto di riscatto a fine stagione, fissato a sette milioni di euro.

Tutti sappiamo che ormai il rapporto che lega Rami al Valencia è ai minimi termini e il calciatore è stato anche messo fuori rosa.

Rami arriverebbe comunque a gennaio a Milano, sponda rossonera, per arricchire un reparto difensivo che non rende più come un tempo, e che da un paio d'anni sente la necessità di rinnovarsi. Dalla cessione di Thiago Silva.

Il Milan, cosi ha battuto la concorrenza della Roma di Sabatini, e anche del Napoli di De Laurentiis che era pronto a sferrare il colpo decisivo per comprarsi il talentuoso difensore spagnolo.

Intanto lo stadio del Milan, ossia il Giuseppe Meazza, è stato chiuso per la prossima sfida di campionato contro l'Udinese per i soliti cori anti-napoletani che ormai si intonano in tutti gli stadi italiani.

Anche dal punto di vista dei suoi tesserati, il Milan sta affrontando una specie di calvario: infatti dopo la squalifica per tre giornate affibbiata dal giudice sportivo, dopo la gara Milan-Napoli, a Mario Balotelli (squalifica ormai già scontata) è toccato a Philippe Mexes beccarsi ben 4 turni di squalifica, per il comprtamento violento nei confronti del giocatore  Chiellini della Juventus e  verso l'arbitro Rocchi, in quel di Juve-Milan.

E l'Ad del Milan Adriano Galliani non le manda a dire e dichiara alla stampa: "Se sono arrabbiato? Arrabbiato è dire poco. La discriminazione territoriale esiste solo in Italia, l'Uefa parla di discriminazione razziale, quella territoriale ce la siamo inventata in Italia. Nessuno, tv, giornali, io che godo di buon udito, ha sentito questi cori… Sarebbero stati sentiti da funzionari della procura federale, forse li hanno sentiti in bagno, al bar o non so dove. È una norma perfetta, in un Paese dove nessuno va negli stadi chiuderli mi sembra geniale politicamente. La prossima volta c'è partita persa e penalizzazione, e in trasferta non puoi curare i tuoi tifosi, sempre ammesso che abbiano fatto i cori: cinquanta persone che si mettono d'accordo uccidono una società, se questa è roba di buon senso…".