Essere ricco ma non darlo a vedere, anzi essere considerato un povero, per tutta la vita, quando povero non lo era mai stato. Questa è la storia abbastanza pittoresca di Jack McDonald, avvocato di origini canadese, morto a Seattle all'età di 98 anni, in finta miseria, dato che povero non lo è mai stato, anzi possedeva un patrimonio di oltre 200 milioni di dollari, tanto da donare ad un ente benefico per la cura dei bambini 188 milioni di dollari, quando era ormai sul punto di morire.
Un uomo che lo si vedeva molto spesso gironzolare per la città di Seattle con abiti sporchi, saliva quasi su tutti gli autobus preferendolo sempre al costoso taxi.
La gente che lo osservava non aveva alcun dubbio sulla sua povertà. Invece si sbagliava e di grosso, perchè quell'uomo dagli abiti sempre gli stessi, senza un dollaro in tasca, in realtà era un miliardario.
Lo si vedeva molto spesso vivere in modo randagio, donando ad enti benefici somme ingenti di denaro, comportandosi da spartano, senza dare alcun senso al denaro. Una persona unica nel suo genere. Molte persone lo ricordano ancora come un "gigante buono", chi come un filantropo.
La stragrande maggioranza dei suoi guadagni gli erano stati lasciati in eredità dai genitori, ed egli accumulava denaro solo per poi darlo in beneficenza ad ospedali che curavano bambini. Un uomo singolare, che ha intrapreso una strada nella sua vita, fino alla morte sopraggiunta a 98 anni, molto particolare e a tratti misera, economicamente parlando, lui che povero non lo è mai stato.