La sparata di Barbara Berlusconi incomincia a far sentire i suoi effetti? Forse, viene da dire. Di certo si deve registrare che, da oggi, la società calcistica Milan cambia sede: da Via Turati gli uffici dirigenziali si trasferiscono in Zona Portello.

Per il resto, nulla di nuovo, a parte una solenne riunione di famiglia in casa Berlusconi. Il Presidente convoca a pranzo ad Arcore, a Villa San Martino, tutti i figli. Il pomeriggio i figli lasciano alla spicciolata la villa del padre, ma nulla trapela. Niente comunicati, niente colpi di scena, nessun cambiamento imminente.

Il buon Massimiliano Allegri, l'eterno precario, intanto continua a ballare sui tizzoni ardenti, ma ormai non ci fa più tanto caso, si è abituato e adattato. Lo fa da due anni e mezzo, ma sempre seduto in panchina sta. Certo, parrebbe proprio che la fine della tortura sia imminente, ma ancora non è detta l'ultima parola. Sopra la sua testa aleggia sempre più pressante e fastidiosa l'ombra di Pippo Inzaghi, mitico "bomber" della recente storia milanista e stimatissimo tecnico della Squadra Primavera, da tempo destinato ad approdare alla guida della prima squadra, dopo il necessario apprendistato nell'ambito societario.

In quanto a Galliani, il suo lungo mandato è giunto a scadenza e dalla prossima primavera la gestione e l'amministrazione dell'ambito sportivo passerà in altre mani.

Tutto già deciso tra Presidente e Amministratore Delegato, di fronte alle pressioni delle giovani leve familiari, decisione presa tra fraterni amici e con il solo obbiettivo di mirare al bene della società. Naturalmente non se ne saprà nulla e l'evento sarà del tutto naturale e scontato.

Siamo solo alla premessa del romanzo, la storia è ancora tutta da tracciare e narrare, ma, da qui a qualche mese, tutto sarà chiaro. Buona lettura a tutti...