È andata male ! Non è bastato agli azzurri di Benitez sfidare, a viso aperto e per 90', un Arsenal tanto cinico quanto per lunghi tratti in difficoltà, davanti ad un Napoli completamente diverso da quello conosciuto a Londra. Non sono bastate due belle reti di Higuain e Callejon.

Ora cominceranno le discussioni, in particolare sarà facile leggere delle competentissime valutazioni tecniche sul tardivo impiego di Insigne, il rammarico per le pesanti assenze di Hamsik e Zuniga, o le critiche sull'atteggiamento della squadra nel quarto d'ora finale quando, conoscendo il risultato di Marsiglia, i giocatori in campo (ma forse anche quelli fuori...) hanno palesemente cominciato a fare calcoli che, purtroppo, l'esperienza internazionale insegna essere quasi sempre fallaci.

Su quest'ultimo aspetto, in particolare, don Rafe' (che di quella esperienza ne ha tanta) ha già messo le mani avanti, giustamente ipotizzando cosa sarebbe accaduto se, insistendo ad attaccare per il 2-0, la squadra avesse incassato un gol in contropiede....mentre magari il Borussia concludeva in parità la sua partita.

Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ma come tanti italiani anche noi napoletani siamo un popolo di allenatori... La Champions archiviata, torna di attualità la necessità di operare scelte chiare per i prossimi impegni: campionato, Coppa Italia ed Europa League attendono una squadra che, in più occasioni, ha dimostrato limiti di qualità nella fase difensiva (e, in molti sportivi napoletani, la scelta di rinunciare a Cannavaro continua a generare dubbi, mentre la dirigenza, almeno per il momento, ha deciso di lasciare a Benitez piena libertà, com'è giusto che sia).

Tutti i kimgmaker della società continuano a dichiararsi indisponibili a rinunciare ad alcuno degli obiettivi in questione, ma senza nuovi investimenti, vista anche la continuità di Juventus e Roma in campionato, lo scudetto sembra ormai quasi del tutto fuori portata.

Se, invece arrivasse qualche pedina di spessore (ma di spessore vero!), le speranze dei tifosi potrebbero trovare oggettivo sostegno, anche, ma non solo, con riferimento al fatto che le grandi devono tutte venire al San Paolo!

Il presidente De Laurentis continua a promettere: finora ha (quasi) sempre mantenuto, e quindi aspettiamo gennaio per verificare che le promesse diventino fatti.

Fino ad allora, però, la squadra dovrà continuare a giocare solo per vincere, proprio come ha fatto contro l'Arsenal, evitando ulteriori smarrimenti ed amnesie (Parma docet...): sarà l'unico modo per non dare alibi a nessuno.