Fino al prossimo 11 agosto difficilmente sapremo qualcosa in più su chi sarà il prossimo allenatore dell'Italia, chi sarà il successore di Prandelli, dimessosi dopo il flop della nazionale ai mondiali. Ma nel frattempo possiamo benissimo avanzare delle ipotesi su chi avrà il difficile compito di risollevare le sorti del calcio nella nostra nazione, dando il via ad un progetto di rinnovamento non solo legato alla nazionale, ma all'intero movimento calcistico.

I nomi che circolano negli ultimi giorni sono quelli che ormai sanno tutti: Allegri, Mancini e Guidolin. Il primo arriva ad un esonero al Milan ed è accostato alla nazionale ormai da tempo: viene ritenuto un tecnico capace di plasmare il gruppo e modellarlo tatticamente a seconda dei giocatori convocati. Anche Mancini è ritenuto, a ragione visti i successi ottenuti, un grande allenatore e per la nazionale italiana sarebbe davvero un lusso. Ha da poco lasciato i turchi del Galatasaray e l'esperienza non gli manca di certo per accettare una sfida del genere. Così come non gli mancheranno però altre offerte da parte di club europei: sarebbe pronto a rinunciare (lui così come gli altri) a contratti milionari per allenare l'Italia? 

Infine c'è la terza ipotesi, quella che per ora conduce a Guidolin, allenatore molto esperto, bravo nel far crescere i giovani e ad educarli tatticamente. I successi dell'Udinese negli ultimi anni sono, per gran parte, frutto del suo lavoro dentro e fuori il campo. Ma da qui all'undici agosto, data del prossimo consiglio federale, possono cambiarne molte di cose e l'impressione è che le sorprese siano dietro l'angolo. Ecco perché i tifosi azzurri non possono far altro che aspettare per conoscere chi sarà il nuovo allenatore dell'Italia.