'Don't look away'.
Si tratta di una campagna di sensibilizzazione sul turismo sessuale in vista dei Mondiali che si terranno in Brasile a partire dal prossimo 12 giugno.
Promossa da Ecpat, ente che si occupa di salvaguardare i giovani e i bambini dallo sfruttamento sessuale, e finanziata dall'Unione Europea e dal SESI.
Anche nei social network la campagna è molto attiva. In trend dal 5 giugno l'hastag # Don'tlookaway, dove migliaia di persone in tutto il mondo postano una foto con il messaggio. Stessa cosa era successa poco tempo fa quando Dani Alves raccolse e mangiò una banana lanciata dagli spalti.
Molte furono le foto di persone che si fotografavano con una banana per dire 'No al Razzismo'.
Testimonial della campagna sono il milanista Kakà e Juninho, che attraverso un video chiedono alle persone di non nascondere il problema, ma anzi di affrontarlo e segnalare eventuali situazioni di prostituzione minorile.
Basti pensare che in Brasile nel 2011 sono stati oltre duecentomila i giovani abusati sessualmente e il Mondiale di calcio potrebbe trasformarsi in un evento ad alto rischio.
Il fenomeno del turismo sessuale è un punto all'ordine del giorno. La grande massa di tifosi che si dirigerà in Brasile per i Mondiali potrebbe, anche se non con certezza, essere un fattore di rischio per i più giovani perché nella maggior parte delle volte i turisti sessuali sono occasionali e l'atmosfera di festa che ci sarà potrebbe aumentare la percentuale che questo fenomeno si verifichi.
Gli italiani sono una delle popolazioni con più turisti di questo tipo: sono oltre ottantamila all'anno.
La nazionale italiana non ha, per il momento ancora aderito all'iniziativa ma siamo certi che lo farà.
Il Mondiale di calcio è e deve essere un evento legato al mondo del calcio e speriamo che non accadino fenomeni dislegati a questo aspetto.