La squadra del Cagliari sembra un vestito fatto su misura da un grande sarto: Zdenek Zeman, allenatore tra i più competenti, più amati, ma anche più discussi (e, direbbe qualcuno, più esonerati). Il calcio di Zeman è genio, arte, spettacolo puro. L'essenza del calcio, sport che dimentica spesso i principi di De Coubertin.

Da Zeman sono stati plasmati giovani diventati poi campioni (gli ultimi in ordine di tempo Immobile, Verratti e Insigne), con lui il Foggia, il Licata, il Pescara, sono arrivati a traguardi inimmaginabili solo con giovani di belle speranze.

A Cagliari il tecnico ceco si ritrova una squadra che ha ceduto Nenè, Ibraimi, Astori, Avramov, ma punta ancora su giovani di belle speranze (Donsah, Caio Rangel, Crisetig, reduce da un campionato eccellente a Crotone, Longo, di scuola Inter, il portiere Colombi, che aveva pochissimo spazio al Napoli). Per il resto, la squadra è quella dello scorso anno, ma se gli interpreti sono gli stessi, più o meno, la musica sarà quella di Zeman, ne siamo certi.

Il modulo, neanche a chiederlo, sarà il 4-3-3 vero marchio di fabbrica del tecnico di Praga. In porta, come detto, Colombi. Difesa a quattro con Pisano, Rossettini, Del Fabro e Murru, mentre a centrocampo presiederanno Conti, Ekdal e Crisetig, con tre punte, Ibarbo (oggetto del desiderio di molte "grandi"), Longo e Sau.

Ma troveranno spazio anche i portieri Carboni e Cragno, i difensori Avelar, Benedetti e Balzano, i centrocampisti Adryan, Cossu, Dessena, Cabrera ed Eriksson e gli attaccanti Loi, Solinas e Caio Rangel (Pinilla sembra essere in partenza). Tutta gente che può assimilare perfettamente i meccanismi della "filosofia zemaniana" e dare grandi soddisfazioni ai tifosi della squadra sarda.

Ma il mercato non è ancora chiuso: da mesi, prima ancora che a Zeman venisse affidata la squadra, si insegue Mancosu, capocannoniere della serie B dello scorso campionato, perfetto per il gioco di Zeman, così come l'altro attaccante Pavoletti, buon bombardiere pure lui, mentre per la difesa sono in corso trattative per Camporese (di proprietà della Fiorentina) e per Ligi (anch'egli al Crotone nella scorsa stagione).

I detrattori di Zeman sono pronti a gufare ricordando il flop alla Roma ma dimenticando la cavalcata trionfale del Pescara. Il Cagliari potrà essere una delle più interessanti sorprese, ma l'ambiente andrà lasciato sereno e a Zeman bisognerà concedere il tempo giusto per rendere la squadra un orologio dai meccanismi perfetti.