La "multinazionale" Inter con capitale e presidente asiatico è fermamente intenzionata a riprendersi le posizioni, in Italia e in Europa, che le sono proprie per storia e rango. Confermato Walter Mazzarri alla guida della squadra, il mercato è stato sin qui caratterizzato da arrivi e partenze prevalentemente di ordine "tecnico" (ritorni da prestiti o comproprietà, cessioni con pari modalità): difficile che gente come Schelotto, Belec, Silvestre e Obi resti in nerazzurro.

Ma vi sono stati anche i pensionamenti: capitan Zanetti (ora dirigente), Chivu, Cambiasso, Castellazzi e Samuel, prevalentemente per ragioni d'età, non potevano rientrare nelle strategie aziendali, anche se qualcuno è in fase di ricollocamento altrove. Sin qui, le novità sono rappresentate da Dodò e Vidic (giocatore di grandissima esperienza) per la difesa, e da M'Vila per il centrocampo (con il ritorno di Taider, che ha disputato un ottimo mondiale con l'Algeria).

In attesa di preannunciati "grandi nomi" per tutti i reparti (si trattano, tra gli altri, anche Osvaldo, Medel, Jovetic, Behrami), l'ossatura della squadra (modulo 3-5-2) non si discosta da quella dello scorso campionato: Handanovic in porta, Ranocchia (neo-capitano), Vidic e Juan Jesus in difesa, Jonathan, Guarin, Kovacic, Hernanes e Nagatomo in mediana, Palacio e Icardi in attacco.

Per il reparto offensivo, peraltro, si registrano le cessioni di Milito e Belfodil, il cui contributo nell'ultimo campionato è stato modestissimo, soprattutto per via di seri infortuni. Le alternative: Carrizo e Berni in porta, Andreolli, D'Ambrosio, Dodò e Campagnaro per il reparto arretrato, Alvarez, Botta, Kuzmanovic, Khrin, Taider, M'Vila per il centrocampo, mentre nei prossimi giorni arriverà sicuramente qualche volto nuovo in attacco.

Certo, non è l'Inter del "triplete" (con l'addio degli ultimi senatori non è rimasto nessuno di quella squadra), ma con qualche ritocco e con la grinta e la determinazione di Mazzarri il cerchio si può quadrare: in fondo, lo scorso anno, tra mille problemi, è stato conquistato un meritato posto nella Europa League.