Il sogno di Mario Balotelli di ritrovare una maglia della nazionale italiana nello stadio che lo ha visto protagonista, sia in positivo che in negativo con Inter e Milan, è svanito o meglio rimandato a data da destinarsi. Questa volta però non per colpa del suo carattere, bensì di un infortunio, sia pur leggero, che lo ha costretto a lasciare il ritiro di Coverciano nella mattinata di sabato 15 novembre. Si tratta di un lieve affaticamento muscolare ed una lieve pubalgia che si sono evidenziate dopo l'allenamento del venerdì e, a titolo precauzionale è stato deciso di non insistere rimandando a casa SuperMario.

 La convocazione era stata una piacevole sorpresa per l'attaccante del Liverpool che sembrava tagliato fuori dal giro della nazionale, ma con il nuovo Ct non c'è mai stata acredine per cui anche lui era considerato alla stregua degli altri possibili convocati. Mario, se smusserà certi lati del suo carattere, e Conte in questo può essere un aiuto fondamentale, potrà tornare utile alla causa azzurra considerando le indubbie qualità del bomber bresciano di adozione. Per lui si conclude in questo modo sfortunato il 2014, suo "annus horribilis" per i risultati deludenti al mondiale.    

Anche il difensore della Juventus Angelo Ogbonna ha lasciato il ritiro a scopo precauzionale, poiché gli è stato riscontrato un sovraccarico al bicipite femorale, e Antonio Conte ha preferito non rischiarlo.

Certo che questo infortunio non fa altro che aumentare la decimazione della squadra italiana, viste le assenze in difesa per infortuni vari di BarzagliAstori con in più la squalifica di Bonucci. Anche il centrocampo è decimato per la contemporanea assenza di due giocatori che avrebbero potuto ricoprire il fondamentale ruolo di regista come PirloVerratti, assenti inoltre Florenzi e Giaccherini,  così come l'attacco che, oltre al lungodegente Rossi, dovrà fare a meno di Insigne ed Osvaldo, ed i due probabili titolari ImmobileZaza non stanno certo attraversando un periodo di forma strepitoso.

Conte si trova a dover fare scelte quasi obbligate con i giocatori rimasti soprattutto in mezzo al campo dove Antonio Candreva dovrebbe fare il vice-Pirlo, ruolo peraltro già ricoperto in passato. La formazione non dovrebbe discostarsi molto dal seguente modulo 3-5-2 :  Buffon in porta; Darmian Ranocchia, Chiellini in difesa; De Sciglio, Candreva, De Rossi, Marchisio e Pasqual a centrocampo e Immobile e Zaza di punta.

La Croazia del tecnico Niko Kovac dovrebbe rispondere con un modulo 4-3-1-2: Subasic in porta; Srna, Vida, Corluka e Pranijc in difesa; Rakitic, Brozovic e Modric a centrocampo; Kovacic suggeritore; Kramaric e Mandzukic in attacco.  

Contro la squadra balcanica l'Italia ha giocato sette volte riuscendo a prevalere una sola volta nel lontano 1942, ben settantadue anni fa, per quattro a zero durante la seconda guerra mondiale in amichevole a Genova. Dal 1994 la Croazia è tornata a schierare una propria formazione dopo il periodo i suoi giocatori fecero parte della Jugoslavia, ed il risultato degli altri sei confronti vede tre vittorie croate, tre pareggi e nessuna vittoria azzurra.

Purtroppo le notizie che giungono da Milano ed in particolare da San Siro parlano di un nubifragio che ha colpito anche lo stadio rendendo impossibile l'allenamento di rifinitura che le due nazionali dovevano effettuare. L'incontro è molto atteso, il pubblico sta rispondendo alla grande e sarebbe un vero peccato se venisse rinviato per il maltempo.