L'andamento della partita tra la Roma e i campioni d' Inghilterra del Manchester city, nei primi minuti del primo tempo, lasciava ben sperare. La squadra di casa, infatti, ha avuto a disposizione diverse occasioni ghiotte per passare in vantaggio e dare la svolta positiva alla gara, ma non ha saputo capitalizzare. I Citizen, dall'altra parte, si sono dimostrati come una squadra compatta nel collettivo e forte nelle individualità, che esibisce tenacia e risponde con alcune azioni pericolose fino a quando, il Francese Nasri mette a segno uno stupendo gol che infligge un duro colpo a una Roma che stava esaurendo le energie.

Zabaleta nel finale completa l'opera, e la Roma si ritrova fuori dalla competizione che conta veramente in Europa.

Adesso, da terza nel girone, avrà accesso all'Europa League e rinfoltirà il gruppo di italiane presente nella competizione secondaria, dove potrà accumulare esperienza nel campo europeo, sviluppare il progetto della squadra, rinforzarsi e puntare più in alto nella prossima stagione. Sono molti i sostenitori dell'Idea che il calcio italiano sia scarsamente allenante rispetto ai maggiori campionati europei, e sicuramente questa ipotesi non è da escludere, ma focalizzando ancora di più sulla stato della Roma si può notare una carenza nei meccanismi difensivi della retroguardia che a livelli europei non può considerarsi trascurabile.

Inoltre è mancata la destrezza in attacco nell'ultimo passaggio cosi come la convinzione e la grinta nelle conclusioni.

Per gli altri aspetti come, aggressività, sacrificio, tenacia, la Roma non può essere redarguita, i giocatori hanno dato il massimo e la curva dell'Olimpico ne è comunque riconoscente, e al termine, intona l'ormai classico "Vinceremo il tricolor".

Una Roma che conosce i propri limiti, ma che ancora ha tante potenzialità da poter sfruttare, e la nuova avventura in Europa League può fare da palcoscenico ad una squadra vogliosa di riscatto da questa serata, e dalla sconfitta ancora bruciante contro il Bayern Monaco. Dopo l'uscita del Napoli ai preliminari contro l'Atletico Bilbao e della Roma ieri, adesso a rappresentare Italia in Champions League resta solo la Juventus.

Quest'ultima dovrà farsi strada agli ottavi contro una delle otto prime nei gironi, in un percorso pieno di insidie (assolutamente da evitare al sorteggio Bayern e Real Madrid) ma con la certezza di aver acquisito maggiore consapevolezza nei propri mezzi, e con un nuovo modulo più propenso alle dinamiche di gioco europeo.