Anche il secondo step è superato. Dopo il tricolore portato a casa con quattro turni d'anticipo, ecco la decima coccarda tricolore della storia juventina: sono Chiellini e Matri, in rimonta, a firmare il successo dell'Olimpico. Di seguito tutti i voti dei bianconeri:
Storari 6. Spettatore non pagante del match. Non può nulla dopo 4' sul colpo di testa chirurgico di Radu, ringrazia qualcuno lassù in alto per il doppio palo da brividi di Djordjevic.
Barzagli 7. Passano gli anni ma resta sempre il mastino insuperabile su cui Conte ha fondato la difesa a tre.
Si trova alla perfezione con Bonucci e Chiellini, limita Candreva sulla destra.
Bonucci 6. Dirige bene il reparto arretrato, preciso nei lanci, è rude quanto basta in raddoppio di marcatura per bloccare le ali biancocelesti.
Chiellini 7. Raddrizza immediatamente, con un gol da rapace d'area di rigore, una partita che avrebbe potuto complicarsi terribilmente; perfetto in fase difensiva, dove conduce una gara senza sbavature.
Licthsteiner 6. Corre su e giù come un pendolo fino a quando i crampi non gli fanno alzare bandiera bianca. Si vede poco davanti perchè Candreva è una mina vagante dalle sue parti (Dal 115' Padoin sv).
Pogba 5. Più che un polpo è sembrato un pesce fuor d'acqua.
Lento, lezioso, a tratti irritante, viene sostituito nel finale da Pereyra. Netto passo indietro rispetto a Madrid: a Berlino c'è bisogno del vero Paul. (Dal 77' Pereyra 6. Prezioso per tenere palla e far salire i suoi, approccia bene alla gara).
Pirlo 6. Parte a rilento, non è esente da colpe sul vantaggio laziale; sale di tono col passare dei minuti, orchestrando a centrocampo con le solite geometrie, come nell'occasione del pareggio e in quella del gol annullato a Matri.
Evra 6.5. Avanzato sulla linea dei centrocampisti, il francese si dimostra tonico e pimpante, attaccando con regolarità la corsia mancina. È sua la torre sulla punizione di Pirlo che innesca l'1-1 di Chiellini.
Llorente 5. Che fine ha fatto il Basco che incantò tutti l'anno scorso? Lo spagnolo è la faccia triste di questa Juventus e fa rimpiangere il connazionale eroe del Bernabeu. (Dall'84' Matri 7.5. Entra a una manciata di minuti dalla fine per tenere alta la squadra, incide in maniera spaventosa sull'andamento della finale: prima, si vede annullare il 2-1 per un fuorigioco alquanto dubbio; poi, punisce la difesa capitolina con un rasoterra che piega la mano di Berisha. Letale).