L'asse Torino-Madrid diventerà 'molto calda' nei prossimi giorni di Calciomercato. Questa volta no, non c'entrano i capricci e i dispetti del burbero presidente del Real, Florentino Perez: stavolta, la Juventus busserà alla porta dei rivali delle 'merengues', ovvero l'Atletico di Diego Pablo Simeone. 

Potrebbero esserci, infatti, degli importanti sviluppi di mercato tra le due società: la dirigenza bianconera, come certamente saprete, è fortemente interessata a Mario Mandzukic, ventinovenne centravanti croato; i 'colchorones', invece, hanno rivolto il loro sguardo a Carlos Tevez...

Tevez-Mandzukic, Juventus e Atletico Madrid al tavolo delle trattative

Ebbene sì, l'Apache avrebbe messo da parte, almeno per il momento, l'ipotesi di tornare al Boca, anche perchè il club argentino è stato squalificato nella Libertadores, in seguito ai gravissimi episodi del derby contro il River Plate. Tevez, però, è tentato dall'ipotesi Atletico, dove si parla la lingua argentina e dove troverebbe un allenatore che lo stima moltissimo, come Simeone.

Juventus e Atletico Madrid si siederanno a tavolino a discutere del doppio affare: Marotta vorrebbe portare a casa Mandzukic ma, nello stesso tempo, non vorrebbe rinunciare a Tevez che ha ancora un anno di contratto con la 'Vecchia Signora'.

Bisognerà vedere quali saranno le mosse del club spagnolo.

Calciomercato Juventus: Mandzukic, poi Cavani e Higuain

Mandzukic è un attaccante più 'accessibile', in questo momento, rispetto a Cavani e ad Higuain, due vecchi 'pallini' della dirigenza bianconera: il croato, pur non avendo disputato una stagione straordinaria, ha messo a segno 12 gol nella Liga, 5 in Champions League, 2 in Coppa del Re e uno in Supercoppa.

I tifosi bianconeri non sono troppo convinti della scelta di Mandzukic: Cavani sarebbe tutta un'altra cosa, anche se il Paris Saint Germain, difficilmente lo lascerà partire. Il discorso su Higuain è completamente diverso: il 'Pipita' era stato molto vicino alla Juventus ma poi De Laurentiis riuscì a battere Agnelli, aprendo di più il portafoglio. Ora le cose sono cambiate e la piazza torinese non è certamente entusiasta dell'idea.