Il Calciomercato nerazzurro sembrava essere partito in sordina con il silenzioso arrivo di Murillo in difesa ad inizio sessione ed il velocissimo passaggio di Miranda dalla Spagna a Milano. La settimana scorsa, però, c'è stata la svolta: i dirigenti dell'Inter, guidati da Fassone e Ausilio, sono volati nel Principato di Monaco per strappare ai francesi Geoffrey Kondogbia, centrocampista classe '93, astro nascente del calcio europeo e protagonista nella passata Champions League.

Il patron Erick Thohir aveva però promesso ai tifosi interisti una vera e propria rivoluzione, per non avere più stagioni deludenti come le ultime due: in più, trattenere uno come Mancini in una squadra che non giocherà alcuna competizione internazionale è un'impresa tutt'altro che semplice, ed allora il presidente ha smosso le cose, regalandogli non solo Imbula, arrivato dall'OM con prestito oneroso di 1 milione con riscatto obbligatorio fissato a 19, ma anche Montoya del Barcellona, sbarcato a Milano con un prestito biennale e diritto di riscatto.

L'Inter, però, è stata più volte citata dalla UEFA per le ormai note violazioni del Fair Play Finanziario voluto da Platini, ed ecco che allora i media hanno cominciato ad ipotizzare chi sarebbe stato il sacrificato di lusso, in vista del fatto che anche Icardi e Handanovic hanno appena rinnovato.

Il nome più caldo è stato quello di Xherdan Shaqiri, arrivato dal Bayern Monaco a gennaio, ma poco utilizzato da Mancini nell'ultima parte di campionato.

A stroncare però le insistenti voci di mercato ci ha pensato lo stesso giocatore svizzero dichiarando, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, di voler continuare a vestire i colori nerazzurri ancora per molto e che il suo sogno è di poter vincere lo scudetto con questa maglia. Certo, tutti questi nuovi innesti e l'ombra di Mohamed Salah che aleggia sulla futura formazione nerazzurra, fanno pensare che la lotta per un posto da titolare sarà ancora più spietata e che ci sarà da dare tutto sul campo: proprio ciò che chiede Mancini.