Nonostante la convinzione con cui la Juventus ha puntato su Thiago Motta, Cristiano Giuntoli aveva elaborato un piano B nel caso in cui la trattativa non fosse andata a buon fine. In un’intervista al Corriere dello Sport, il dirigente bianconero ha lasciato trapelare qualche dettaglio: si trattava di un allenatore straniero, attivo in Europa, ma il nome non è stato svelato. Questo alone di mistero ha subito acceso le speculazioni tra gli addetti ai lavori, che hanno cercato di individuare chi potesse essere il candidato alternativo.

La scelta di Thiago Motta

Thiago Motta è stato sempre in cima alla lista dei desideri della Juventus. La sua filosofia di gioco, basata su un calcio propositivo e dinamico, si è allineata perfettamente con le ambizioni di Giuntoli di rinnovare la squadra puntando su un allenatore giovane e carismatico.

Motta è un tecnico in ascesa che ha dimostrato di avere le capacità per affrontare sfide di alto livello, mostrando già un grande impatto nella sua breve ma intensa carriera da allenatore. Giuntoli, nelle sue dichiarazioni, ha sottolineato l'empatia e la personalità di Motta, definendolo un “predestinato”, capace di creare un legame forte con la squadra.

Il piano B di Giuntoli

Tuttavia, Giuntoli ha rivelato che, nonostante Motta fosse la prima scelta, c’era un’alternativa pronta nel caso il piano principale fosse fallito.

Si trattava di un allenatore straniero, attivo in Europa, il cui nome, però, non è stato rivelato. L’ex dirigente del Napoli ha spiegato che la Juventus non era l’unica ad avere gli occhi su Motta, e che la concorrenza era forte. Tuttavia, la dirigenza bianconera ha saputo giocare bene le proprie carte, convincendo il tecnico italo-brasiliano a sposare il progetto bianconero.

Tra i nomi ipotizzati come alternativa a Motta, ci sono figure di spicco del calcio europeo, come Arne Slot, attuale tecnico del Feyenoord, e Peter Bosz, allenatore del PSV Eindhoven e avversario proprio della Juventus nella fase a gironi della Champions League. Entrambi i tecnici condividono una filosofia di gioco simile a quella di Thiago Motta, con un calcio offensivo e dinamico che avrebbe potuto intrigare Giuntoli.

Altri profili vagliati sarebbero stati Thomas Tuchel, allenatore di grande esperienza internazionale, e Edin Terzic, tecnico del Borussia Dortmund, che potrebbe essere stato sotto osservazione anche da altre squadre italiane come il Milan.

Gli altri nomi vagliati dalla Juventus

Oltre ai tecnici stranieri, Giuntoli avrebbe considerato anche alcune opzioni italiane. Gian Piero Gasperini, Raffaele Palladino e l’ex tecnico bianconero Antonio Conte erano tra i nomi che potevano rappresentare un’alternativa. Gasperini, in particolare, ha sempre dimostrato di essere uno degli allenatori più apprezzati nel panorama italiano, grazie al suo gioco offensivo e alla capacità di valorizzare giovani talenti.

Palladino, giovane tecnico del Monza, è visto come una delle promesse del calcio italiano, mentre Conte, nonostante i rapporti tesi con la Juventus, resta un profilo di caratura internazionale con un passato vincente a Torino. Nonostante queste alternative, Giuntoli ha continuato a lavorare con la massima convinzione per assicurarsi Thiago Motta.

Con il suo arrivo, la Juventus ha voluto dare un segnale di cambiamento profondo, sia dal punto di vista tecnico che progettuale. La scelta di un allenatore giovane, che ha già mostrato grandi potenzialità e una filosofia di gioco innovativa, fa capire che i bianconeri sono pronti a investire in un progetto a lungo termine con l'obiettivo di poter tornare al più presto competitivi sia in Italia che in Europa.