Ha commosso tutti i tifosi viola, e in generale tutti gli appassionati di calcio, il ritorno in campo, dopo l'ennesimo calvario, dell'attaccante Giuseppe Rossi. Finalmente il ritorno in campo e soprattutto il ritorno al gol con la prima rete stagionale, arrivata su calcio di rigore nella gara persa dalla viola contro il Psg, nel debutto della tournèe americana. Anche la Uefa ha voluto celebrare il ritorno in campo di Pepito, dedicandogli un messaggio sul proprio profilo Twitter con le foto della gioia di Pepito dopo la rete segnata, accompagnata dalla frase 'è tornato'.

Si, perchè Giuseppe Rossi, oltre ad essere il nome più prestigioso dell'attacco della Fiorentina, è anche un patrimonio del calcio mondiale, frenato dalla sfortuna e dai guai muscolari a ripetizione, che non hanno intaccato, però, le grandissime doti di realizzatore che lo hanno reso celebre nel mondo.

Il lungo calvario di Pepito

Il suo pellegrinare tra medici, artroscopie e interventi ai legamenti, iniziò in quel maledetto giorno del 26 ottobre 2011, quando Pepito vestiva la maglia del Villareal, che andò a perdere per 3-0 al Bernabeu contro il Real Madrid. Rossi riportò la rottura del legamento crociato destro, che lo costrinse a rimanere fermo per sei mesi. Non appena tornato all'attività agonistica, una nuova ricaduta e altra rottura dello stesso legamento operato precedentemente: è il 13 aprile del 2012, altri 6 mesi di stop.

Nel gennaio del 2013 passa alla Fiorentina, che lo acquista per 10 milioni di euro dal Villareal ma, essendo ancora convalescente, esordirà solo a maggio, a Pescara, in una gara che la squadra viola vince per 5-1 sulla squadra locale.

Giuseppe Rossi realizza la prima rete ufficiale in maglia viola nella prima di campionato contro il Catania, e torna ad incantare nella prima parte della stagione 2013-14, segnando la storica tripletta nel 4-2 contro la Juventus.

Poi il nuovo infortunio patito nello scontro con il difensore del Livorno, Rinaudo, altri quattro mesi di stop e il ritorno nella finale di Coppa Italia a Roma contro il Napoli. Concluderà la stagione con 17 reti segnate in 25 gare, una media stratosferica nonostante il grave infortunio, che lo ha 'appiedato' per quattro mesi.

Il rientro nell'estate del 2015 a pieno regime, poi gli è fatale una nuova contrattura muscolare, che lo costringerà ad un ennesimo intervento e a saltare per intero la stagione 2014-15. Mercoledi scorso il ritorno in campo, con la speranza di potere finalmente giocare con continuità per riprendersi la nazionale nella stagione che porterà agli europei di Francia, e per continuare a deliziare i tifosi viola.