Il mondo del calcio, si sa, è ricco di episodi a dir poco curiosi, ma stavolta non andremo a parlare di uno dei tanti fatti di cronaca legato al pallone, bensì di una decisione presa da un arbitro 20enne di Bologna nel corso di una partita del campionato dei Giovanissimi provinciali. La sfida in questione si giocava fra il Ponte Ronca e il Persiceto 85, due squadre separate da un divario tecnico abbastanza evidente, tanto che il fischietto in questione l'ha dovuta sospendere sul punteggio di 31-0. Un risultato a dir poco "tennistico" per una semplice partita di calcio fra ragazzini, una scelta che però va contro le rigide regole dell'Associazione italiana arbitri: il direttore di gara, infatti, non può assolutamente sospendere una partita per l'abissale divario tecnico per le due compagini in campo, ma la decisione di terminare prematuramente un match deve essere causata da motivi ben più gravi, come maltempo o problemi di ordine pubblico.
L'Aia ordina di ripetere il match
La scelta del giovane fischietto emiliano è stata dettata principalmente dal buon senso, anche perché ai microfoni de Il Resto del Carlino l'arbitro ha affermato che se si fosse continuato a giocare sarebbe stato un vero e proprio massacro per la squadra che giocava in casa. Tale scelta, però, non è stata presa bene dal direttivo arbitrale italiano, che oltre ad aver sospeso il direttore di gara, ha ordinato che la gara si rigiochi per farla finire al canonico orario del novantesimo. Aureliano, il responsabile del settore arbitri, ha cercato di comprendere la decisione del ragazzo, ma ha detto che le regole vanno sempre rispettate anche quando il cuore suggerisce di prendere scelte diverse.
Chissà come l'avranno presa i giocatori in campo, anche perché se da una parte gli ospiti possono contare sulla propria superiorità tecnica, i padroni di casa dovranno nuovamente subire un'umiliazione di questo tipo e per dei giovani calciatori si tratta di una delle più brutte esperienze della loro carriera sportiva.