Ancora una volta la violenza fa da sfondo ad un match calcistico. Si tratta degli scontri avvenuti tra gruppi di tifosi del Napoli e del Legia Varsavia, riuniti nella città partenopea per assistere alla partita di Europa League al San Paolo: la rivalità calcistica ha preso una piega ben diversa, sfociando in guerriglie che hanno poco a che vedere con lo sport.

Guerriglia a Napoli

I fatti hanno avuto inizio a Capodichino, dove una prima rissa si è consumata nella serata del 9 dicembre: sette i napoletani arrestati, insieme a due bulgari corsi in loro aiuto.

La tensione è cresciuta poco dopo nei pressi di piazza Garibaldi, dove gli scontri hanno preso una piega assai più violenta e hanno portato ad altri 7 arresti, questa volta di tifosi polacchi del Legia. Ancora, a via Marina, quattro giovani sono stati aggrediti da un gruppo di tifosi del Legia Versavia: questi, ubriachi, hanno picchiato uno dei ragazzi e dato fuoco all'automobile. Non è finita così: la guerriglia si è protratta fino a qualche momento prima della partita del San Paolo, quando hanno avuto luogo, nelle immediate vicinanze dello stadio, altri scontri tra tifosi e forze dell'ordine. Per fortuna nessun ferito grave, solo paura mista a rabbia: lo sport e la violenza, che dovrebbero autoescludersi, troppo spesso si trovano nello stesso luogo.

Quando lo sport risponde alla violenza

Quasi come se il calcio volesse spazzar via l'aggressività dal suo nome, la partita ha dato grande spettacolo agli spettatori. Il fatto che le squadre incontrate dalla formazione azzurra durante la prima fase a gironi siano parse subito abbordabili e inferiori sulla carta, i risultati ottenuti dal club partenopeo sono comunque notevoli.

Il Napoli ha continuato a cavalcare sul dorso dei record, chiudendo in cassaforte dei numeri eccezionali in questa prima parte del cammino in Europa League: girone completato a punteggio pieno, con 6 vittorie, 22 goal fatti e 3 subiti in 6 partite giocate. Gli azzurri di Sarri, dunque, sono gli unici dell'Europa League ad aver passato i gironi con 6 vittorie e gli unici ad aver mai segnato 22 reti in questa fase del torneo: risultati che parlano di una buona preparazione atletica, uno spogliatoio affiatato e un'ottima intesa con il nuovo mister. La risposta più efficace alla violenza è lo sport!