La Salernitana è questa e un maestro d'orchestra diverso non poteva trasformarla, schioccando le dita, da brutto anatroccolo a cigno. I granata prendono 4 schiaffi a Terni e sprofondano al penultimo posto in classifica. Non può bastare se ti guardi dietro e vedi il vuoto o quasi. Senza una fissa dimora per gli allenamenti, un centro sportivo per sviluppare un concreto e dignitoso progetto societario con le formazioni giovanili ed a volte anche senza maglie per i ragazzi delle giovanili. Senza fondamenta solide anche il palazzo più lussuoso rischia di sprofondare.
La Salernitana vista al Liberati di Terni rischia seriamente di affogare e ritrovarsi, punto e capo, in Lega Pro con un futuro tutto da decifrare. Classifica alla mano l'impresa è ancora possibile ma Menichini, o magari chi verrà dopo di lui (la sua panchina potrebbe già vacillare in caso di ko con il Crotone), dovrà tirare fuori da questo gruppo risorse finora sconosciute.
Menichini già sottoesame. Infortuni: pellegrinaggio a Pompei
Magari, più che in ritiro, visti infortuni continui, sarebbe meglio andare a piedi a Pompei o chiedersi cosa non è andato sotto il profilo della preparazione atletica. Dulcis aggiungere un buona dose di camomilla (viste le numerose espulsioni) prima di andare a dormire e chissà che il cocktail non possa fare miracoli.
Il tracollo del Liberati. I granata partono anche bene a Terni. Dopo pochi secondi Donnarumma, snobbato senza un motivo da Torrente e sostituito da Menichini ad inizio secondo tempo, scalda le mani a Mazzon. Sembra che i granata siano in palla. Fuoco di paglia. Il centrocampo è molle e la difesa fa venire i brividi anche a Dario Argento.
Espulsioni record: pronto un nuovo infuso a base di valeriana
Terracciano salva su Ceravolo al quinto ma poco può su Furlan che si beve due granata in area e brinda con una staffilata imprendibile. Al 18' Oikonomidispotrebbe riacciuffare le "Fere" ma l'australiano, smarcato in piena area di rigore, non riesce a far meglio di centrare il portiere umbro.Il raddoppio alla mezz’ora è griffato Ceravolo.Le belle statuine granata incassano il tris al 39': il solito Furlan scodella una palla in area, Pestrin e compagni si guardano, il difensore umbro li guarda (stupito) e solo soletto colpisce di testa e realizza il suo primo gol in B.
Donnarumma prova a scuotere i granata nel finale ma il risultato non cambia. Sul tre a zero la ripresa diventa una sorta di allenamento. A scuotere il refrain ci pensa Gabionetta che, appena entrato, si fa espellere per un fallo ingenuo sul Falletti. Quest'ultimo, nel finale di gara, trova il poker con una conclusione dalla lunga distanza dopo che i granata erano rimasti in nove per l'infortunio di Colombo.