La moviola in campo non sarà sperimentata nella serie A. È questa la decisione presa dalla Fifa e dalla Ifab che in una nota pubblicata in questi giorni hanno ufficializzato i paesi nei quali l'attesa introduzione della tecnologia in campo verrà adottata in via sperimentale: si tratta di Australia, Germania, Portogallo, Brasile, Olanda e Usa. Solo in questi paesi verrà adottata l'assistenza video per la classe arbitrale, che servirà a dirimere eventuali controversie su episodi dubbi nel corso dello svolgimento delle gare.

Saranno le federazioni dei rispettivi campionati a supervisionare l'attuabilità della moviola in campo che potrebbe essere estesa in futuro a tutti i campionati più prestigiosi del mondo.

Al momento solo la Mls americana, la Bundesliga tedesca e la Liga Spagnola potranno avviare il test, ma soltanto con l'adozione del sistema off line, mentre la vera e propria sperimentazione live prenderà il via nel 2017.

Tavecchio si dichiarò disponibile alla sperimentazione in Italia

Al momento, dunque, il campionato italiano non verrà incluso nel breve periodo nella sperimentazione, per la delusione di molti appassionati che già pregustavano l'ipotesi di un campionato meno stressato dai torti arbitrali, dai rigori negati e dai fuorigioco inesistenti. È curioso che proprio una delle leghe come la serie A, dove sono più intense le polemiche per la sudditanza psicologica degli arbitri nei confronti dei club maggiori, e che più di ogni altra si è battuta per l'introduzione della tecnologia nel calcio, venga esclusa dalle sperimentazioni.

Nel mese di aprile del 2016 fu un raggiante presidente Tavecchio ad annunciare l'avvio della sperimentazione della moviola in campo, vantando la Figc di essere stata una delle federazioni più attive nel promuovere l'attesa svolta, dichiarandosi disponibile alla sperimentazione della nuova tecnologia in serie A. La Fifa ha comunicato che la durata del test dovrebbe aggirarsi attorno ai 24 mesi, mentre l'atteso responso definitivo da parte dell'International Board dovrebbe arrivare non più tardi del 2019.