Non è passata di certo inosservata l'uscita di campo di Graziano Pellè dal terreno di gioco durante la partita tra Italia e Spagna, gara valida per le qualificazioni alla prossima Coppa del Mondo. L'attaccante della Nazionale italiana si è reso infatti protagonista di un gesto poco corretto ed elegante da non far vedere ai più piccoli: al momento della sostituzione, Pellé si è rifiutato di salutare il commissario tecnico Giampiero Ventura, non stringendogli la mano e generando tante polemiche nei suoi confronti. Dagli studi televisivi alle prime pagine dei giornali, passando per i vari social.

Le scuse di Pellé - "Eh si, purtroppoho fatto un'altra cavolata...". Inizia così il messaggio di scuse che l'attaccante dello Shandong Luneng ha pubblicato sul suo profilo Instagram nella serata del post partita contro la Spagna. Pellé definisce il suo comportamento "inaccettabile, soprattutto nei confronti del mister in primis e di riflesso nei compagni". Il messaggio prosegue con un'ammissione delle colpe, con lo stesso Pellé che decide di assumersi le responsabilità e le conseguenze del gesto che l'ha reso protagonista in negativo nella serata della Juventus Stadium contro le 'Furie Rosse'.

Le risposte della Nazionale - La Nazionale italiana di calcio ha ovviamente preso in considerazione l'idea di prendere delle decisioni per arginareil caso Ventura-Pellé.

Per una questione etica e morale, con lo scopo dievitare che in futuro possano verificarsi altre situazioni del genere. Soprattutto quando si indossala maglia azzurra. Proprio per questo motivo, la decisione presa nei confronti di Pellé non lascia spazio ad ulteriori giudizi: l'ex centravanti di Lecce, Feyenoord e Southampton è stato momentaneamente escluso dalla Nazionale, a pochi giorni dalla partita contro la Macedonia.

A riferirlo è l'Ansa. C'è sempre la Spagna nel destino di Pellé: dal gol agli Europei finoal caso Ventura. Pellé si assume le responsabilità del gesto, l'Italia prende provvedimenti e sospende il giocatore: per educare e far capire che il lato umano, molto spesso, è più importante di un gol.