Udinese - Napoli non è stata una bella partita, o per lo meno non lo è stata nel primo tempo. L’Udinese appare subito squadra ordinata e ben disposta in campo da Delneri. Fa densità al centro del campo e nella propria trequarti e riparte coi lanci lunghi per Zapata e Thereau, che riescono spesso ad alleggerire la pressione azzurra e, al contempo, ad esaltare le qualità difensive di Kalidou Koulibaly.

Solo in un’occasione, al 17° minuto, l’ex Zapata riesce a superare l’impacciato Chiriches e a presentarsi davanti a Reina, ma viene fermato però dal portierone azzurro apparso rigenerato dalla convocazione in nazionale spagnola.

Si va avanti con ritimi bassi, senza particolari sussulti, fino al momento del tè. Nell’intervallo Sarri deve aver toccato la corda meno pizzicata dai suoi nel primo tempo, quella dell’orgoglio. In campo si rivede la squadra che aveva impensierito la Juventus allo Stadium e ben disputato la partita contro la Lazio sabato scorso.

Al 2° minuto, Insigne riceve il traversone perfetto di callejon ed a porta vuota insacca il suo primo gol stagionale, portando subito i suoi in vantaggio.

Dopo il gol, Udinese-Napoli diventa ben altra partita. I friulani si allungano e il Napoli riparte negli spazi con ritrovata brillantezza e con raffinate geometrie. Come se l'incantesimo fosse spezzato ad un tratto, Insigne dapprima sfiora il raddoppio al 3° minuto, colpendo in drop la traversa della porta difesa da Karnezis, poi, a botta quasi sicura, manda il pallone fuori da pochi metri, quando il cronometro segna il minuto 11.

Al 12° minuto è di nuovo il momento di Lorenzinho. Sfruttando lo svarione della difesa bianconera, lo scugnizzo partenopeo insacca il pallone per la seconda volta, firmando la propria personale doppietta.

Sembra tutto finito, ma l’Udinese non ci sta ed accorcia subito le distanze, segnando la rete dell’1 a 2 con il neo entrato Perica che, di testa su calcio d'angolo, al minuto 14 sfrutta l’unica incertezza nel match di Koulibaly.

La partita però non è mai realmente in bilico. Nonostante l’incessante sostegno del proprio pubblico, l’Udinese non riesce più ad impensierire Reina.

Sarri mette prima Giaccherini per Insigne, poi Zielinsky per Hamsik e infine El Kaddouri per Mertens, imbrigliando la manovra friulana nella sua metà campo, fino al triplice fischio di Banti, arrivato dopo 4 minuti di recupero.

Udinese-Napoli 1-2. Il Napoli ritrova la vittoria e il morale alla vigilia della decisiva partita di martedì sera contro la Dinamo Kiev, valida per il penultimo turno dei preliminari di Champions League.

Udinese – Napoli: le pagelle degli azzurri

Reina: 6,5 – Fa il proprio dovere questa sera. Ritrovato.

Hisaj: 6,5 – Bravo a difendere nel primo tempo, nel secondo, raddoppia dalla parte di Callejon ogni volta che può. Spina nel fianco.

Chiriches: 6 – Senza infamia e senza lode la prestazione del rumeno. Garanzia.

Koulibaly: 6,5 – Impressionante la facilità con cui arresta le iniziative avversarie. Diga.

Ghoulam: 6 – Non spinge molto, ma dalla sua parte stasera nemmeno nessun pericolo. Elementare.

Allan: 6 – Va avanti e indietro ininterrottamente. Moto perpetuo.

Diawara: 7 – Davvero incredibile come il giovane ivoriano si sia inserito nei meccanismi di gioco. Predestinato.

Hamsik: 6,5 – Il capitano azzurro è in forma e si vede. Non butta via la palla nemmeno quando dovrebbe. Elegante.

Callejon: 6,5 – Nel primo tempo sembra risentire del malanno influenzale che lo ha colpito alla vigilia, ma poi viene fuori alla distanza. Insostituibile.

Mertens: 6 – Non punge, si vede che gioca in un ruolo non suo. Porta pazienza Dries.

Insigne: 8 – Si rivede in campo il funambolo che ci aveva fatto sognare lo scorso anno ad inizio stagione. Continua così Lorenzinho.

Giaccherini: 6 – Subentrato a Insigne nel finale, tiene la palla lontana dalla propria porta. Ordinato.

Zielinsky: 6 – Subentrato ad Hamsik, lotta su ogni pallone. Speranza.

El Kaddouri: 6 – Fa tutti i ruoli ormai e gioca sempre con discreta qualità. Jolly.