San Siro, siamo a cinque minuti dalla fine della partita; l’Inter vince per tre a zero contro la Lazio. Improvvisamente si alza un coro di attesa pronto ad esplodere in un boato: sta per fare il suo ingresso in campo Gabriel Barbosa, detto Gabigol, l’oggetto misterioso di questi primi mesi di campionato. Tre presenze – le altre contro Bologna e Sassuolo – per un totale pari a circa venti minuti giocati. Davvero troppo pochi per un giocatore pagato 29 milioni e presentato con una cerimonia all’americana dallo sponsor Pirelli, che si dice abbia molto spinto per il suo ingaggio.

Un po’ per l’attesa e un po’ per gioco, il Meazza, archiviato ormai il risultato, si entusiasma e adotta l’attaccante brasiliano. Gabigol ricambia l’affetto del pubblico con una serie di numeri d’alta scuola, culminati con una rabona che fa esultare lo stadio, come se fosse arrivato un quarto gol.

Pioli e Ausilio ancora indecisi

Stefano Pioli, pur soddisfatto dalla bella prestazione dell’Inter nel secondo tempo, non sembra apprezzare: “Sono contento dell'entusiasmo per Gabigol, ma vorrei giocate più concrete e meno spettacolari – ripete il mister ai microfoni delle televisioni - stiamo valutando il suo futuro”. L’allenatore spiega come il primo obiettivo del Calciomercato di gennaio sia quello di sfoltire la rosa, tenendo quei ragazzi contenti di rimanere e orgogliosi di vestire la maglia nerazzurra: “Ci interessano le qualità morali prima ancora che quelle tecniche”.

Dichiarazioni che fanno il paio con quelle di Piero Ausilio: il direttore sportivo ribadisce che la società deciderà con l’attaccante e la sua famiglia, ma non è da escludere che finisca la stagione all’Inter.

È aperta la caccia a Gabigol

La parola passa quindi all’agente del brasiliano, Wagner Ribeiro, che si augura una lunga permanenza di Gabigol a Milano, anche se l’ultima parola spetta a Pioli, che potrebbe spingere per un prestito.

Il procuratore arriverà il 12 gennaio in Italia per discuterne con i vertici della società: si dice poco propenso a un ritorno in Brasile, anche se temporaneo. A questo punto per l’attaccante sarebbe meglio rimanere a farsi le ossa nel nostro campionato in una squadra valida (si era parlato di Genoa o Sampdoria). Eppure non mancano le pretendenti dall’estero: il Liverpool, che però rievoca i fantasmi recenti di Coutinho, ceduto forse troppo a cuor leggero dai nerazzurri, il Fenerbahçe di Dick Advocaat, che punterebbe sull’ex Santos per sostituire Emmanuel Emenike in partenza, oppure, ipotesi finora più probabile, lo spagnolo Las Palmas.

Nelle prossime settimane avremo qualche certezza in più sul futuro di Gabriel Barbosa che nel frattempo sembra essersi goduto la festa di Natale a San Siro.