Il tentativo serio e determinato di arrivare al closing già il 13 Dicembre c'è e ci sarà. Non è del tutto scontato e deciso che il martedì successivo a Roma-Milan non ci siano le sigle e le firme. E' uno dei significati del comunicato congiunto di ieri sera firmato bipartisan da fininvest e Sino Europe Sports. Quella data potrebbe essere rispettata ma anche no, è questo il senso delle righe stilate e rese note a quattro mani all'inizio del weekend di Milan-Crotone. Quindi nessuna data e nessun impegno preciso sui tempi. Ma la sostanza c'è tutta e a Dicembre, Gennaio o Febbraio che sia il Milan, come ha già più volte ricordato Silvio Berlusconi, passerà di mano.

Scenario 1: Closing il 13 Dicembre

Con tutte le autorizzazioni siglate dal governo cinese e con la disponibilità per Fininvest dei 420 milioni di euro stabiliti dall'accordo siglato lo scorso 5 Agosto con Sino Europe Sports, l' Assemblea dei Soci del Milan verrebbe informata del cambio di proprietà e all'ordine del giorno ci sarebbe la nuova composizione del Consiglio d'Amministrazione e la nomina di presidente e amministratore. Il mercato di Gennaio del Milan verrebbe seguito e impostato direttamente dalla nuova proprietà Sino Europe Sports.

Piano B: Closing a Febbraio

Il Sole 24 Ore oggi ha scritto che questo secondo scenario potrebbe essere ufficializzato lunedì 5 Dicembre. In questo secondo caso, il Milan passerebbe da Fininvest a Sino Europe nel corso del mese di Febbraio, con l'attuale proprietà rossonera che accoglierebbe di buon grado la proroga grazie all'ulteriore versamento di 100 milioni di euro, cifra inferiore rispetto alla quota di 150 milioni che è un po' l'asticella oltre la quale scatta il complesso meccanismo di autorizzazioni governative in Cina.

A questo punto, scatta la domanda fondamentale dei tifosi: ma chi farebbe il mercato di Gennaio, con una squadra che se rinforzata potrebbe andare in Champions League? Prima ipotesi: come in Agosto, mercato Milan-Fininvest con Sino Europe costantemente informata. E, come in Agosto, mercato non di altissimo profilo. Seconda ipotesi: con altri 100 milioni versati, meno formalismi da entrambe le parti e mercato importante condiviso e sostenuto da entrambe le parti in causa. In questo caso, il Gennaio 2017 potrebbe anche rivelarsi un interessante laboratorio di collaborazione fra Adriano Galliani e Marco Fassone.