E' accaduto a Selargius nei pressi della città di Cagliari, proprio durante le ore pomeridiane. Un uomo travisato si è introdotto in una gioielleria del paese e si è fatto consegnare dell'oro dal proprietario del negozio, nella più classica delle rapine.

Insomma nuovo episodio di violenza nell'hinterland cagliaritano

Un uomo travisato da un passamontagna, si è introdotto nella gioielleria denominata Arte Orafa, situata in via San Martino al centro di Selargius. Il malvivente avrebbe puntato una pistola verso il commerciante che, spaventato dall'azione violenta dell'uomo, avrebbe consegnato un quantitativo di oro allo stesso.

Successivamente l'uomo si sarebbe dileguato, servendosi di una motocicletta e dirigendosi in direzione strada statale 554, da dove potrebbe aver poi preso qualsiasi strada.

Subito dopo sono intervenute due pattuglie della Polizia di Stato e dei Carabinieri; che hanno interrogato l'artigiano per cercare di comprendere le dinamiche della rapina. Le indagini, attualmente, sono in corso per cercare di scoprire chi sia stato l'uomo che ha messo in atto la rapina ai danni l'orefice selargino.

Insomma ancora un episodio di violenza nella provincia del capoluogo della Sardegna, ultimamente teatro di rapine o maltrattamenti da parte non solo di cittadini extracomunitari, in prevalenza proveniente dal continente africano, ma anche di indigeni.

La cosa probabilmente più preoccupante risiede nel fatto che, il pessimo episodio è avvenuto in un orario diurno, un momento della giornata nel quale il traffico è certamente più intenso, quando le attività commerciali sono aperte e le persone affollano le strade selargine.

Pare che l'uomo abbia agito in solitario ed indisturbato, senza temere di essere fermato o bloccato non solo dalle forze dell'ordine, ma nemmeno da un qualsiasi cittadino che, magari in quel preciso momento si trovava a passare per la centralissima via San Martino.

Dopo la fuga in motocicletta, sono scattate le ricerche da parte della Polizia e dei Carabinieri che, in base al racconto del malcapitato orefice hanno probabilmente tracciato un identikit del malvivente.