Farsene una ragione è diventato sempre più difficile, ma è anche l'ineluttabile verità. Allo stato attuale il campionato italiano, più che un punto d'approdo, è un punto di partenza. Fa male ricordarlo, soprattutto quando si rischia di veder scappar via quello che è destinato ad essere il miglior portiere della prossima generazione di fenomeni.

Non c'è un tifoso milanista che, ormai, pensa ad un futuro senza Donnarumma in porta, ma presto l'eventualità rischia di tramutarsi in un'amara realtà.

Il Real Madrid gli ha messo gli occhi addosso e non sembra avere molte intenzioni di farsi sfuggire quello che potrebbe essere il "crack" dei prossimi quindici anni, anche se questo dovesse comportare il non "badare a spese".

Il problema

L'estremo difensore, classe 1999, compirà diciott'anni il prossimo 25 febbraio e sarà quello il momento in cui i rossoneri potranno proporgli un rinnovo quinquennale. Potrebbero esserne tutti felici: il club, i tifosi e soprattutto lui che rischierebbe di passare dall'essere un semplice "baby prodigio" al simbolo di un Milan che, grazie alla nuova proprietà, si augura di rinascere. E la proposta pare non essere bassa, tenuto conto che l'eventuale stipendio si allineerebbe a quello percepito da Carlos Bacca, forse il maggior top player della squadra.

Bisognerà però fare i conti con Mino Raiola che, da re del mercato, difficilmente si farà sfuggire l'opportunità di sparigliare le carte in tavola e trarre il massimo dall'operazione.

Un "massimo" che potrebbe prevedere un futuro lontano da Milanello, soprattutto se, a fine stagione, il ragazzo dovesse arrivare ad un anno dalla scadenza.

A quel punto potrebbero entrare in gioco tutte le big d'Europa, tra cui gli spagnoli che, ad oggi, sembrano essere quelli con maggiore voglia di investire sul talento italiano.

C'è chi parla già di oltre cinquanta milioni di euro, ma la sensazione è che, soprattutto in quella situazione contrattuale nessuno andrà ad investire quella cifra.

I rossoneri oltre al danno di perdere un potenziale fenomeno potrebbero subire la beffa di doversi accontentare di un contentino o di qualche scambio con le "seconde linee" madridiste.