E’ un Milan in flessione netta. Solo 5 punti nelle ultime 5 partite, contro Roma , Atalanta, Cagliari, Torino e Napoli e per gli uomini di Montella è suonato il campanello d’allarme.

I sogni di Champions sembrano svaniti dopo la sconfitta di sabato col Napoli e adesso tutti i rossoneri (tifosi, giocatori e allenatore) si staranno chiedendo dove arriverà la squadra rossonera.

Al momento non è facile capirlo.

Il Milan nella prima parte del campionato ha totalizzato 36 punti in 18 partite (manca il recupero da disputare a Bologna) viaggiando quindi con una media di 2 punti a partita.

Tenendo questa ritmo, e supponendo 3 punti nel recupero a Bologna, il Milan arriverebbe a 78 punti.

Quota davvero alta e forse impensabile ma che comunque non garantirebbe un posto in Champions.

Lo scorso anno alla Roma infatti sono stati necessari 80 punti per arrivare ai preliminari (poi persi contro il Porto), solo 69 l’anno prima alla Lazio e ben 75 al Napoli di Higuain nella stagione 2014/2015 (quella dei 102 punti della Juve di Conte). Questo significa che il #Milan per entrare dalla porta principale dell’Europa deve compiere un’impresa vera a propria, ripetendo almeno i punti nel girone d’andata e sperando che Roma, Napoli e l’arrembante Inter di Pioli (senza dimenticare la Lazio di Inzaghi) non facciano ancora meglio.

Il calendario poi nelle prime giornate è tutt’altro che agevole (Lazio, Fiorentina, Sassuolo, Juve) e quindi diventeranno cruciali queste settimane per capire se il Milan riuscirà a tenere botta, per poi andarsi a giocare le sue chances europee nell’ultima fase del campionato, in cui l’unico ostacolo duro è rappresentato dalla sfida in casa con la Roma, insieme a una serie di partite abbordabili con (Empoli, Crotone, Bologna e Cagliari).

Nel frattempo Montella deve fare i conti con un mercato praticamente inesistente. È arrivato solo Delofeu e difficilmente arriveranno ulteriori rinforzi.

L’unica speranza per il Milan è di recuperare Niang e soprattutto la vena realizzativa di Bacca per cercare di tenere il passo con le altre. La sensazione è che non abbia i margini e che un girone intorno ai 31/32 punti sia più realistico. In questo scenario la chiusura sarebbe intorno a 70 punti o poco meno e a quel punto l’unico sbocco europeo sarebbe quello “amaro” dell’#Europa League.