Il Napoli batte all'Olimpico la Roma (2-1) nello scontro diretto che vale la Champions League e, a questo punto, un'intera stagione. Il successo degli uomini di Sarri diventa un vero e proprio regalo per la Juventus che, a questo punto, quest'oggi, in caso di successo a Udine, avrà la possibilità di portare a dieci i punti di vantaggio sulla formazione di Spalletti: il sesto scudetto bianconero, da record, potrebbe avvicinarsi sempre di più.
Non era facile per il Napoli giocare su un campo difficile come l'Olimpico, specie dopo la partita contestatissima di Coppa Italia contro la Juventus e a pochi giorni dal delicatissimo match di ritorno di Champions League contro il Real Madrid, dove servirà un mezzo miracolo.
Invece il Napoli è bravo e cinico e forse Spalletti deve recriminare per aver inserito Salah troppo tardi: un errore che potrebbe costare caro. Nel giro di pochi giorni, i giallorossi vedono allontanarsi, in maniera forse decisiva, due obiettivi stagionali come la Coppa Italia (per colpa della sconfitta contro la Lazio) e lo scudetto. La partita contro il Napoli potrebbe rappresentare la resa decisiva.
Roma-Napoli 1-2, le reti: Mertens fa doppietta, poi Strootman
Napoli in vantaggio al 26esimo: Hamsik verticalizza splendidamente per Mertens, che infila la difesa e supera Szczesny, in uscita, con un preciso tocco sotto.
In apertura di ripresa, al quinto, la formazione di Sarri raddoppia. Insigne mette al centro col mancino, Mertens sbuca sul secondo palo ed infila Szczesny per la seconda volta.
La Roma accorcia le distanze troppo tardi, a un minuto dalla fine. Perotti sfonda sulla sinistra e scarica dietro per Strootman, che conclude a botta sicura col sinistro, infilando Reina sul palo lontano.
Roma-Napoli, voti Gazzetta dello Sport Fantacalcio Serie A, sabato 4 marzo 2017
Diego Perotti poteva spendere meglio uno dei tiri a rientrare e poteva risparmiarci il tuffo della simulazione, ma le obiezioni finiscono qui.
Slalom con l’assist per Strootman, conclusione che costringe Reina all’intervento da supereroe, tanti strappi in fascia. Il più ispirato e rabbioso dei romanisti.
Szczesny 6; Rüdiger 5,5, Fazio 5 (Bruno Peres 6), Manolas 5,5, Juan Jesus 5,5; De Rossi 4,5 (Paredes senza voto), Strootman 6; El Shaarawy 5,5 (Salah 6,5), Nainggolan 6, Perotti 7; Dzeko 5.
Sale a 18 gol Dries Mertens, cifra enorme per chi centravanti non è. Azzardiamo un accostamento impegnativo: Paolo Rossi, in fondo Pablito non era nato centravanti, ma ala. Il senso del gol è similare, come prova l’opportunismo dello 0-2.
Reina 7,5; Hysay 5,5, Albiol 6,5, Koulibaly 7,5, Ghoulam 6; Rog 7, Jorginho 6,5 (Diawara 6), Hamsik 7 (Milik senza voto); Callejon 6, Mertens 8 (Zielinski 6), Insigne 7.