Molti credono che sia il tecnico che maggiormente si avvicini all'uomo che ha cambiato il calcio italiano ed internazionale. Già, secondo gli esperti Maurizio Sarri ha tanto di Arrigo Sacchi. In particolare la centralità del gioco, ritenuto da entrambi la cosa più importante, lo spartito indispensabile per suonare la migliore delle musiche. Proprio Arrigo Sacchi, da questo punto di vista, ha incoronato il tecnico del Napoli in un'intervista a Il Mattino.

Sarri da Real, ma senza tuta

"Sarri è un allenatore che lavora sul gioco per migliorare il singolo giocatore.

E non viceversa. Ma poi, chi avrebbe messo al centro della regia un ragazzo di 20 anni come Diawara? Higuain prima di Napoli aveva segnato così tanto? E Mertens? E Insigne quando è esploso? Tutto questo non è un caso, è merito di Sarri". Parole al miele, che arrivano direttamente dal maestro per eccellenza. Che poi lancia una battuta nemmeno troppo velata: "Se Florentino Perez mi dovesse chiedere un consiglio sul nuovo allenatore gli direi Sarri, ma a patto che si tolga la tuta".

A proposito di Real Madrid, Sacchi poi ritorna sulla sfida di Champions League: "Credo che a Madrid per uno come Sarri andrebbero matti. Quando Ancelotti arrivò al Real, mi chiamarono per dirmi se avevo spiegato a Carlo che non bastava vincere perché lì bisogna essere padroni del pallone.

Chissà come ci sono rimasti male a vedere il Napoli a lungo padrone del gioco in quelle due gare di Champions".

Cosa manca per vincere?

Eppure, il Napoli ha chiuso la stagione con zero trofei. "Serve pazienza", dice Sacchi, "è la politica dei piccoli passi. De Laurentiis sta facendo un capolavoro: i conti sono a posto, e questo è straordinario.

Poi ha avuto l'intuizione di prendere un allenatore con la maggiore sensibilità di gioco di tutti. Il Napoli è cresciuto tanto e tutti sono cresciuti nel Napoli"

Cosa evitare, allora in futuro? "Mi chiedo se il prossimo anno avranno lo stesso entusiasmo di quest'ultimo periodo fin dalla prima giornata. Perché anche in questo campionato non è sempre stato così, all'inizio prendeva gol ridicoli"

Insomma, per arrivare finalmente alla vittoria secondo Sacchi c'è ancora bisogno di tempo, forse, Juventus permettendo: "C'è anche una dose di sfortuna. Perché se il Napoli deve avere un rimpianto è quello di aver trovato la Juve in Italia e il Real in Europa. In Champions sono convinto sarebbero potuti arrivare in semifinale"