Piovono critiche ed elogi per la Juventus di Massimiliano Allegri, da una parte chi difende a spada tratta l'atteggiamento dei bianconeri, dall'altra chi lo critica apertamente parlando di calcio difensivista ed "antico". In fondo è normale avere opinioni differenti, ma risulta quantomeno complicato trovare note negative su una squadra che sta stravincendo la Serie A, è in finale di Coppa Italia, ha vinto la semifinale d'andata di Champions League contro il Monaco mettendo così un piede in finale dove con ogni probabilità affronterà il Real Madrid.

Alle critiche di Sacchi risponde Mario Sconcerti

Artefice ed ideatore del "calcio totale", Arrigo Sacchi non vede di buon grado l'atteggiamento in campo della Juventus e ne critica la maniera di giocare. Eppure quella di Massimiliano Allegri, è una squadra che sta dimostrando di essere quadrata, tonica, cinica, difensiva al punto giusto e soprattutto difficilissima da battere sia in casa che in trasferta. Arrigo Sacchi parla di calcio antico, ma a difendere la Juventus ci pensa l’editorialista de Il Corriere della Sera Mario Sconcerti. L'ex voce di Sky Sport, ora giornalista Rai, ha parlato nel suo editoriale dello stato di forma della squadra bianconera, tirando anche in causa l'ex allenatore del Milan degli olandesi; come scrive Sconcerti, Allegri è molto bravo a non far giocare l'avversario, il giornalista parla infatti di contro-gioco, secondo sconcerti, un esteta come Arrigo Sacchi difficilmente arriverà a gradire il modo di giocare della Juventus, ed ancora, il vero piacere è vincere non soddisfare gli occhi, ed a nessuno piace farlo giocando male.

Non importa se si tratta di "gioco all'italiana" o meno, la cosa importante è portare a casa il risultato. Secondo Sconcerti, il tecnico bianconero è in grado, come pochi, di stringere l'avversario nella propria morsa e farlo giocare come lui vuole; è questa la vera idea di squadra.

Poi la stoccata all'ex allenatore del Milan, ora opinionista a Premium Sport: "...Sacchi è troppo legato al suo ruolo di maestro per capirlo. Ma Allegri ha costruito una grande squadra moderna, avara e impulsiva, due tiri e due gol, pochissimi i tiri subiti in tutto il torneo di Champions. Se il calcio è il gol, deve contare per forza anche evitare di prenderne. Qual è la differenza?”.

Dare torto a Mario Sconcerti è difficile, che lo si voglia chiamare 'catenaccio', o calcio all'italiana poco conta, la cosa principale è che vince chi è in grado di fare gol senza subirle, e la Juventus di Massimiliano Allegri sta riuscendo in questo intento.