Si è fatto un gran parlare nei giorni scorsi dei criteri per i ripescaggi in Serie B e di quali sarebbero le squadre che ne potrebbero, eventualmente usufruire. Il contributo da versare per essere ammessi ad un eventuale ripescaggio nella serie cadetta è stato fissato a 700 mila euro più 300 mila con fideiussione. Sono escluse da questa possibilità tutte le società che hanno ottenuto penalizzazioni in classifica nel campionato in corso e quelle che hanno già usufruito di un ripescaggio nelle precedenti cinque stagioni sportive.

Lecce e Livorno sperano

Sono tre i fattori che determineranno la griglia per il ripescaggio: il primo vale il 50% e si basa esclusivamente sulla posizione in classifica ottenuta nel campionato in corso. Il restante 50% è suddiviso equamente tra il blasone (calcolato sul numero di partecipazioni ai campionati di serie A, B e C degli anni passati) e tra la media spettatori a partire dal 2011. Questa speciale griglia, secondo dei calcoli non definitivi vedrebbe in vantaggio Lecce e Livorno davanti al Trapani, prima tra le squadre di Serie B retrocesse.

La Ternana dovrebbe comunque essere iscritta

Ovviamente per un ripescaggio c'è bisogno di una squadra che non si iscriva al campionato di Serie B, lasciando di fatto un posto libero.

Nonostante la crisi che attanaglia moltissime società di calcio cadette, nessuna dovrebbe rinunciare all'iscrizione. A far partire la lotteria dei ripescaggi è stato il comunicato del presidente della Ternana Longarini che ha annunciato il suo imminente disimpegno dalla società umbra in quanto gli sforzi economici richiesti dalla gestione del club non erano più sostenibili.

Ma che la Ternana non si iscriva al prossimo campionato sembra un'ipotesi comunque molto remota. Cellino, Ferrero, Garrone e in ultimo Stefano Bandecchi, già patron dell’Unicusano Fondi, sarebbero in lizza per rilevare la società e comunque l'avvocato della Ternana Massimo Proietti ha precisato che la famiglia coprirà tutti i costi di gestione fino al 30 giugno.

Ciò potrebbe voler dire che il club verrà comunque iscritto al campionato cadetto prima di essere posto in una specie di autogestione sostenibile, con un prevedibile contenimento dei costi e un conseguente indebolimento della rosa. Ma l'iscrizione sarebbe comunque garantita.

Una nuova società sarebbe nei guai: il Palermo

Nella giornata di ieri moltissimi giornali hanno invece ripreso una notizia battuta dal 'Giornale di Sicilia' secondo cui la Procura di Palermo avrebbe aperto un fascicolo per verificare se esistano le condizioni per di avanzare al tribunale l'istanza di fallimento del Palermo Calcio che avrebbe un debito di 120 milioni di euro. "Sono falsità. Il Palermo è una società sanissima" è stata la risposta di Zamparini. Intanto il 30 giugno, il termine ultimo per l'iscrizione al campionato di Serie B, si avvicina.